Una scledense di 51 anni ha scelto di svolgere lavori di pubblica utilità per espiare la pena. Era accusata di minaccia grave ed aggravata: nel dicembre di quattro anni fa aveva aspettato una cittadina serba di 42 anni in un parcheggio vicino alla stazione ferroviaria, e l’aveva affrontata con un coltello puntato alla gola dopo averla minacciata di morte. Il motivo? La vittima aveva una tresca con il marito della scledense, che lei aveva scoperto.
Poi il matrimonio è naufragato, e così pure la relazione clandestina. E così è rimasta solo l’inchiesta penale a carico della moglie tradita.