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La gang delle collanine che fa razzia alle feste

L’Holi Festival dove sarebbe avvenuto il primo blitz a Schio
L’Holi Festival dove sarebbe avvenuto il primo blitz a Schio
L’Holi Festival dove sarebbe avvenuto il primo blitz a Schio
L’Holi Festival dove sarebbe avvenuto il primo blitz a Schio

Una gang delle collanine ha radici scledensi, colpisce durante gli eventi giovanili di massa ma sinora senza utilizzare lo spray come la banda modenese finita in galera con l’accusa, tra le altre cose, di avere provocato la strage nella discoteca di Corinaldo ad Ancona, dove i morti furono sei a seguito del panico scatenato dallo spray urticante. IL PRIMO COLPO. La gang entrò in azione ai primi di giugno, durante l’Holi festival, una festa di fine anno scolastico all’arena Campagnola. Riuscirono ad alleggerire diversi ragazzi, almeno una decina, sia di collanine che braccialetti di valore sia economico che soprattutto affettivo. Impegnate nel ballo, in mezzo alla folla, le vittime non si sono accorte di essere state circondate da malviventi che agivano in coppia, utilizzando la tecnica dello strappo rapido e violento ma difficile da contrastare al momento. Nella cronaca di allora agganciammo il colpo a quanto avvenuto poco prima alla discoteca Nordest di Caldogno. Ora sappiamo, a seguito delle indagini condotte dalla procura marchigiana, che a colpire nel locale calidonense furono proprio gli arrestati per Corinaldo, ritenuti colpevoli di altri raid in Veneto. Gli scledensi sarebbero degli emulatori? Di sicuro gli obiettivi sono gli stessi, anche se lo spray finora non è apparso. Però non lesinano l’uso della violenza, se necessario. ALLA SAGRA. La medesima gang, che a detta dei carabinieri di Schio e Thiene non sarebbe composta solo da ragazzi di Schio ma anche da elementi provenienti da altri paesi dell’Alto Vicentino, avrebbe colpito recentemente alla grande sagra agostiana di Villaverla, durante un’affollata serata dedicata ai giovani. In questo caso i furti accertati di monili sono un paio, ma nella calca si sarebbero resi protagonisti di una zuffa con giovani presenti, uno dei quali si sarebbe fatto medicare per un pugno ricevuto al naso. Sull’episodio e sui furti le indagini sono ancora in corso da parte delle forze dell’ordine. IL PESTAGGIO. È invece di domenica sera la notizia di un pestaggio selvaggio ai danni di un giovane scledense, avvenuto nel Quartiere operaio, a poche decine di metri dal Lungo Leogra. La vittima è stata picchiata in maniera brutale da un individuo che poi ha fatto perdere le tracce. Il ferito finito in ospedale avrebbe riportato lesioni importanti anche se non è in pericolo di vita. I carabinieri della Compagnia di Schio, agli ordini del cap. Jacopo Mattone, avrebbero già individuato il colpevole, grazie ad una serie di riscontri incrociati abbinati alla testimonianza del picchiato, ed ora sono sulle sue tracce. Non si conoscono i motivi che hanno scatenato la furia dell’aggressore, ma la zona del Lungo Leogra non è nuova ad episodi violenti, qualcuno dei quali legato alla banda di spacciatori nigeriani, sgominata di recente dai militari che hanno messo a segno una serie di arresti. Non si sa se il pestaggio di domenica sia legato alla gang delle collanine. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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