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Schio

L'arte
che disturba
i cacciatori

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Il rendering dell’installazione artistica a S.Caterina del Tretto. K.Z.
Il rendering dell’installazione artistica a S.Caterina del Tretto. K.Z.
Il rendering dell’installazione artistica a S.Caterina del Tretto. K.Z.
Il rendering dell’installazione artistica a S.Caterina del Tretto. K.Z.

SCHIO.  Un artista originario dell’altipiano di Asiago ma conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, acquista un terreno a S. Caterina del Tretto con l’intenzione di installarvi un’opera alta 22 metri, chiamata “Tebah”, destinata a richiamare appassionati e turisti. Acquista tutto il materiale necessario, arriva ad investire 150 mila euro, ottiene il beneplacito dell’assessore all’urbanistica e lavori pubblici ma trova l’opposizione dei cacciatori che si vedono disturbati, nella loro attività venatoria, da una costruzione che, secondo loro, è un edificio e non un’opera d’arte. Così i lavori, iniziati, si fermano e l’artista minaccia di portare tutto in Olanda, dove spazi e apprezzamenti non mancano. Alberto Frigo ha insegnato arti interattive all'accademia di Belle Arti a Stoccolma fino al 2008 per poi passare a Shanghai e contribuire al Expo 2010. Di seguito ha lavorato a progetti di ricerca per il MIT e Harvard per poi conseguire a Stoccolma un dottorato in Scienze della Comunicazione. Le sue opere sono state esposte in Europa, Stati Uniti, Cina, India, Giappone. «Era tutto a posto e avrei portato turismo e cultura al Tretto ma ci sono ostacoli. Mi hanno detto di fermarmi coi lavori ma io ho già acquistato terreno e materiali, e la giunta si era dichiarata entusiasta della mia opera», commenta amareggiato l'artista. 

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