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In un anno assistiti 242 nuovi poveri

Avviato progetto abitativo per unire persone in difficoltàLa presentazione del progetto in cooperativa Samarcanda.  PANIZZON
Avviato progetto abitativo per unire persone in difficoltàLa presentazione del progetto in cooperativa Samarcanda. PANIZZON
Avviato progetto abitativo per unire persone in difficoltàLa presentazione del progetto in cooperativa Samarcanda.  PANIZZON
Avviato progetto abitativo per unire persone in difficoltàLa presentazione del progetto in cooperativa Samarcanda. PANIZZON

Un’indagine sulle nuove povertà porta sei Comuni dell’Alto vicentino a fare rete per rispondere alle esigenze abitative dei cittadini con un progetto di cohousing solidale. «La percentuale di famiglie che rientrano nella soglia di povertà tra il 2005 e il 2017 in Italia è cresciuta di due punti passando dal 10,3 al 12,3. Nello stesso periodo, dal 2004 al 2017, le famiglie che non sono riuscite a risparmiare in Veneto sono passate dal 62,4% al 64,1%, invece quelle che non hanno saputo far fronte a spese impreviste sono cresciute dal 21,9% al 32,6% in Regione». Così Luca Romano, direttore di Local Area Network e curatore di una ricerca sulla povertà nell’Altovicentino, ha illustrato i dati parziali, relativi alle nuove povertà nel nostro territorio, agli amministratori comunali presenti alla presentazione del progetto “Dimore Accoglienti”, promosso dalla cooperativa Samarcanda con il sostegno della Fondazione Cariverona, la collaborazione di sei Comuni e di Caritas, Ada, Auser e Anteas. POVERTÀ NEL TERRITORIO. «Dall’entrata in vigore del reddito di inclusione nel 2017 al 25 febbraio 2019 nei sei Comuni considerati, ovvero Schio, Thiene, Malo, Marano, Santorso e San Vito di Leguzzano, sono state presentate 385 domande di reddito di inclusione di cui 242 accolte - prosegue Luca Romano -. A Thiene 71 su 96 (74%) con un importo mensile medio di 272 euro. A Schio sono state accolte 121 domande su 181 richieste (66,9%) con un’erogazione media mensile di 263,42 euro. A Malo 21 su 59 presentate (35,6%) con un assegno di 236,71 euro. A Santorso 13 su 19 (68,4%) con un’erogazione media di 283,38 euro. A Marano sono state accolte 9 domande su 16 richieste (56,3%) con un assegno mensile di 216 euro infine a San Vito le domande sono state 14 di cui accolte 7 con un’erogazione pro capite di 243,14 euro». La ricerca in corso ha la duplice funzione di analizzare la povertà conclamata dagli indicatori statistici, ma anche i dati della povertà contemporanea dovuta a mancanza di relazioni sociali delle persone o da traumi come perdita del lavoro e della salute. «Dal 2019, inoltre, è stato introdotto il reddito di cittadinanza e in tre mesi le domande ricevute dal Caf Cisl della Provincia di Vicenza sono state 2076 di cui 202 a Schio e Comuni limitrofi (Schio 130, Malo 18, Santorso 19, San Vito 7) - prosegue Romano -. Seppur parziale, il dato è interessante in quanto 117 sono donne, 85 uomini, persone fino a 40 anni per 42 domande, tra i 41 e i 60 anni per 113 domande, oltre i 61 anni per 47 domande. Nati in Italia 164, nati all’estero 38. Non c’è più una prevalenza di stranieri sugli italiani, ma un equilibrio. Cresce anche il problema abitativo connesso con le situazioni di indigenza e di difficoltà economica. Il tema della povertà in un contesto a vulnerabilità diffusa non è contrastabile con la sola erogazione monetaria, ma si presenta come intervento complesso in cui deve convergere una molteplicità di attori». IL PROGETTO. «Per il progetto Dimore Accoglienti – spiega Lorenzo Sette, presidente di Samarcanda - stiamo conducendo una serie di focus group per capire, attraverso coloro che a diverso titolo sono in rapporto con il fenomeno della fragilità, quali sono i nuovi profili della povertà nell’Alto vicentino. L’obiettivo è avviare un primo esperimento di co/housing sociale, una convivenza mutualistica dove le parti si impegneranno in un rapporto di condivisione e reciproco sostegno per vivere uno stesso spazio abitativo. Il progetto desidera rispondere ai bisogni delle persone anziane e fragili. Il cohousing inizierà a settembre e il percorso verso l’autonomia abitativa verrà seguito da un operatore che monitorerà l’esperienza». Un plauso all’iniziativa è stato espresso dagli amministratori dei Comuni di Schio, Marano, Santorso, San Vito e della Caritas di Thiene che utilizzeranno i dati della ricerca per migliorare le politiche sociali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sara Panizzon

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