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Il tesoretto dei rifiuti vale 1,3 milioni

L’impianto di termovalorizzazione di Ca’ Capretta gestito da Alto Vicentino AmbienteL’accumulo di rifiuti differenziati nell’impianto scledense
L’impianto di termovalorizzazione di Ca’ Capretta gestito da Alto Vicentino AmbienteL’accumulo di rifiuti differenziati nell’impianto scledense
L’impianto di termovalorizzazione di Ca’ Capretta gestito da Alto Vicentino AmbienteL’accumulo di rifiuti differenziati nell’impianto scledense
L’impianto di termovalorizzazione di Ca’ Capretta gestito da Alto Vicentino AmbienteL’accumulo di rifiuti differenziati nell’impianto scledense

I rifiuti producono reddito e ingrassano le casse di 31 Comuni soci e dell’Unione montana asiaghese. Alto Vicentino Ambiente chiude il bilancio 2018 con utile di 1,216 milioni di euro che consente di distribuire dividendi per 608 mila euro, a cui si aggiungono 703 mila euro dalla cessione del materiale ricavato dalla raccolta differenziata. I soci, alla fine, incassano 1,311 milioni di euro. Si tratta ora di capire se questa somma andrà a beneficio di chi sta spingendo sulla differenziata, ovvero gli utenti. I NUMERI. Il valore della produzione della società partecipata dai 31 Comuni soci dell'Alto Vicentino e dall'Unione montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” si attesta a 27,5 milioni di euro. Il valore della produzione segna un leggero decremento dello 0,7 % rispetto all’esercizio precedente. Secondo quanto riferito da Ava, dal punto di vista patrimoniale, la società si presenta con un’ottima solidità, evidenziando una copertura del capitale investito netto con mezzi propri pari al 87,9 %. Nel corso del 2018 Ava ha realizzato investimenti per 2,4 milioni di euro, riguardanti principalmente: l’acquisto di mezzi, campane, cassonetti e bidoni per la raccolta stradale dei rifiuti e ricondizionamento campane Easy, la realizzazione di due nuovi ecocentri, l’adeguamento del depuratore chimico-fisico dell’impianto di termovalorizzazione e gli interventi finalizzati alla chiusura e ricomposizione finale della discarica di Asiago Melagon, interventi che saranno completati nel 2019. COSTI E INVESTIMENTI. L’utile e i conti a posto consentiranno ad Ava di alzare l’asticella degli investimenti nel 2019, e portarla a 7 milioni di euro, quindi il triplo dell’anno scorso. La spesa per abitante è stata calcolata il 98,7 euro contro un dato nazionale di 175 euro e regionale di 134 euro. Inferiore è anche la media dei rifiuti prodotti da ogni singolo abitante, 367,5 chili annuali contro i 452 regionali, mentre la raccolta differenziata si mantiene sulla media veneta, con il 68,6%. Le tonnellate complessive trattate dal termovalorizzatore di Ca’ Capretta sono state 86.058, una cifra pari a poco più del 30% dei rifiuti raccolti: il 67,7% è avviato al recupero di materia, mentre solo l’1,3 finisce in discarica. EMISSIONI E PROSPETTIVE. In assemblea il presidente Carlo Lovato ha portato conoscenza dei soci della conclusione dell’attività di ricerca da parte del Politecnico di Milano in merito alla presenza di diossine, di idrocarburi policiclici aromatici ed elementi tossici in tracce nell’atmosfera e nel terreno della zona di Schio. È stata confermata l’assenza di esposizioni particolari e specifiche sorgenti di un sito rispetto ad altri. Nel rapporto si segnala che i risultati risultano del tutto congruenti con i contenuti della valutazione condotta da Arpav per il Comune di Schio. Accantonata, per questo momento, l’ipotesi di fusione con Agno Chiampo Ambiente, Ava ha comunque sottoscritto con la tale società e con Soraris un protocollo d’intesa per ottimizzare la gestione degli impianti esistenti e per la valorizzazione della raccolta differenziata, nell’ottica di una collaborazione nella gestione del ciclo integrato. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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