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Il caso droga, gli atti in procura

La polizia locale al Castello durante i controlli anti-droga
La polizia locale al Castello durante i controlli anti-droga
La polizia locale al Castello durante i controlli anti-droga
La polizia locale al Castello durante i controlli anti-droga

Una nota stampa della polizia locale di Schio e un verbale di convalida redatto dalla procura per i minorenni di Venezia. Al centro della vicenda una ragazzina di 15 anni denunciata per spaccio. Ma in quei testi, al vaglio della procura di Vicenza, ci sarebbero alcune difformità che a una settimana dall’interrogazione firmata dal consigliere Carlo Cunegato, fanno ancora discutere.

 

IL COMUNICATO. Il 21 febbraio alle 10,44 alle redazioni delle testate vicentine arrivava il comunicato a firma del comandante della polizia locale, Giovanni Scarpellini, in cui si descriveva che nel pomeriggio di domenica 18 febbraio con il supporto dell’unità cinofila antidroga era scattata un’operazione in zona Castello e Valletta. Proprio in quest’ultima località una ragazza si era innervosita alla vista del pastore tedesco Rocky che aveva segnalato la presenza di stupefacenti. A quel punto la giovane estraeva un sacchetto di plastica con all’interno due sacchettini contenenti 19 palline di hashish (in tutto 7,7 grammi) e tre agglomerati di marijuana per complessivi 2,6 grammi. La quindicenne ha ammesso di averli acquistati da giovani immigrati spendendo in tutto 160 euro. La ragazza veniva denunciata alla procura presso il tribunale per i minorenni di Venezia.

 

LA CONFERMA. A seguito dell’interrogazione di Cunegato di cui Il Giornale di Vicenza aveva dato notizia, il 2 marzo il comandante Scarpellini sempre in una nota stampa, conferma che è stato aperto un fascicolo della procura dei minori di Venezia, contraddistinto della numero 282/2018 nel registro generale. «A tutela dell’identità della minorenne - scrive cil comandante Scarpellini - non è possibile fornire ulteriori dati».

 

LA CONVALIDA. Dagli atti della procura dei minori si ricava l’informazione della convalida relativa all’operazione della polizia locale e che, appunto, vede coinvolta la quindicenne denunciata e difesa dall’avvocato Paola Gonzato. Nel documento non si parla né di Schio, né della Valletta. Il reato di detenzione e spaccio di droga, secondo il verbale di convalida, è stato commesso a Tonezza del Cimone, il 19 febbraio e quel giorno sarebbe stata sequestrata la droga: i 19 frammenti di hashish e i tre involucri di marijuana. Dunque, perché nel comunicato della polizia locale si parla di un’operazione avvenuta il 18 febbraio a Schio, mentre gli atti ufficiali fanno riferimento a Tonezza e la data è il 19 febbraio ? Si tratta, in realtà, di una complessa indagine che si sviluppa su due Comuni? La presenza dei minori ha imposto di non rendere pubblici dettagli dell’inchiesta? Le particolari difficoltà che caratterizzano le inchieste antidroga hanno suggerito di descrivere i fatti in questa maniera? Di questo, ma non solo, si sta occupando la procura di Vicenza, anche perché i social hanno alimentato un vespaio sull’intera vicenda. E proprio attraverso Facebook, oltre che con un’interrogazione, Cunegato ha chiesto al sindaco Valter Orsi «se si sia arrivati al punto di costruire notizie false per creare paura». Dell’intera vicenda, oltre che di sicurezza, profughi e spaccio, si parlerà nel Consiglio comunale del 19 marzo, ma tutto fa presupporre che ci saranno nuovi sviluppi sulla vicenda della quindicenne denunciata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Eugenio Marzotto

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