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Idraulici pestano il negoziante Due condannati

Il negoziante è stato picchiato  con una cappelliera.  STUDIO STELLA
Il negoziante è stato picchiato con una cappelliera. STUDIO STELLA
Il negoziante è stato picchiato  con una cappelliera.  STUDIO STELLA
Il negoziante è stato picchiato con una cappelliera. STUDIO STELLA

Picchiano un negoziante con pugni e una cappelliera dopo una lite scoppiata nei locali dell’attività, gli provocano traumi contusivi guaribili in 25 giorni. E ora il giudice Carli li condanna a sei mesi di reclusione, pena sospesa. Protagonisti due idraulici di Schio, i fratelli Marco e Paolo Antonello. La vittima è un noto commerciante scledense, Franco Zocchetti, con attività in piazza A. Da Schio ma ai tempi dell’aggressione in via Ss. Trinità. Perché l’episodio risale al 29 settembre 2016. Cosa accadde? Zocchetti stava lasciando il locale per traslocare l’attività di coltelleria in un altro punto vendita. I due idraulici erano stati mandati dal proprietario dell’immobile per controllare gli impianti. Zocchetti se ne stava andando e li invitò ad uscire ma i due, secondo quanto riportato nell’atto di citazione, rifiutarono di andarsene. Ne nacque un diverbio che culminò in un’aggressione. Secondo quanto denunciato successivamente ai carabinieri, il commerciante fu colpito con pugni e con una cappelliera usata come arma. Il referto medico stilato dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Alto vicentino di Santorso parla di trauma contusivo al polso sinistro, allo zigomo sinistro, alla scapola destra, ematoma all’ombelico e abrasione all’avambraccio destro, per un totale di 25 giorni di prognosi. L’uomo, assistito dall’avv. Deborah Squarzon, ha successivamente presentato querela ai carabinieri, che comunque erano stati allertati ed erano intervenuti sul posto identificando i due Antonello, rimasti nei paraggi, tanto che due di loro sono poi stati citati come teste per l’accusa. I due idraulici, difesi dall’avv. Federico Viero, hanno ribattuto con una controquerela per presunte percosse e minacce ai loro danni, archiviata però dalla Procura. Avrebbero anche asserito che lo Zocchetti, al momento dell’aggressione, sarebbe stato in un momento di alterazione alcolica. Tesi che il giudice Francesca Carli non ha ritenuto valide, visto che ha condannato lo scorso 7 novembre in tribunale a Vicenza i due artigiani a sei mesi di reclusione per lesioni gravi, pena peraltro sospesa, a farsi carico delle spese processuali e di parte civile. Rimane da quantificare il danno subito dall’aggredito, che il suo legale avrebbe quantificato in 20 mila euro. I due, che hanno sempre respinto ogni addebito, ora potranno ricorrere in appello contro la condanna. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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