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Finto maresciallo truffava gli anziani Preso e denunciato

Il truffatore denunciato a Schio spillava soldi agli anziani che credevano alle sue storie. ARCHIVIO
Il truffatore denunciato a Schio spillava soldi agli anziani che credevano alle sue storie. ARCHIVIO
Il truffatore denunciato a Schio spillava soldi agli anziani che credevano alle sue storie. ARCHIVIO
Il truffatore denunciato a Schio spillava soldi agli anziani che credevano alle sue storie. ARCHIVIO

Truffatore seriale beccato e denunciato, ora parte la caccia al complice. «È la polizia – una voce trafelata ma decisa al telefono -. Suo figlio ha provocato un incidente. La situazione è grave, ma se ci dà i soldi risolviamo tutto, l’importante è fare in fretta». Che si trattasse di polizia, carabinieri o altre forze dell’ordine, l’obiettivo del 29enne originario di Napoli intercettato dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Schio puntava ad entrare nella mente delle sue anziane vittime, facendo leva su ansia e preoccupazione. Non solo per telefono ma andando a bussare personalmente, o sfruttando la collaborazione di un complice. Un modus operandi tanto più odioso perché faceva leva sulla preoccupazione per le sorti di un figlio ma anche sulla spontanea fiducia nel parlare con un esponente delle forze dell’ordine. Le vittime, almeno in quattro casi, non hanno esitato ad aprire i cordoni della borsa e consegnare migliaia di euro in contanti ma anche in monili d’oro per “salvare” il parente, salvo poi scoprire che stava benissimo e che non c’era stato alcun incidente. Già lo scorso luglio i carabinieri avevano raccolto le denunce di alcuni cittadini del centro: in quel frangente, i militari del nucleo radiomobile avevano denunciato il giovane napoletano, riconosciuto poi da alcune delle sue vittime. Risale invece al 5 luglio un’altra truffa, portata a termine con la stessa modalità: in quel caso, una 72enne di Schio aveva consegnato al truffatore tremila euro in oro. Sono scattate le indagini per verificare se il truffatore già denunciato potesse essere collegato a questo episodio: le vittime, infatti, non sempre erano in grado di riconoscere il truffatore già denunciato perché collegavano lo spiacevole episodio con il volto del complice. I carabinieri però, si sono basati sull’analisi del traffico telefonico generato dallo smartphone che il giovane aveva con sé quando è stato identificato ed è stato questo confronto incrociato a permettere di dimostrare in maniera certa il suo coinvolgimento anche nella truffa di luglio. Il ragazzo, quindi, è stato denunciato a piede libero per truffa aggravata e sostituzione di persona. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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