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Accoltella passante per la sigaretta negata

I carabinieri sul luogo dell’accoltellamento in piazza Falcone e Borsellino.  FOTO DONOVAN CISCATOLa polizia locale davanti alle panchine gialle, ritrovo della gang
I carabinieri sul luogo dell’accoltellamento in piazza Falcone e Borsellino. FOTO DONOVAN CISCATOLa polizia locale davanti alle panchine gialle, ritrovo della gang
I carabinieri sul luogo dell’accoltellamento in piazza Falcone e Borsellino.  FOTO DONOVAN CISCATOLa polizia locale davanti alle panchine gialle, ritrovo della gang
I carabinieri sul luogo dell’accoltellamento in piazza Falcone e Borsellino. FOTO DONOVAN CISCATOLa polizia locale davanti alle panchine gialle, ritrovo della gang

«Ero ubriaco e non ricordo nulla. E per favore non datemi i domiciliari perché a casa non ci torno». Se l’è cavata così ieri mattina, davanti al giudice Lagrasta, Othmane Alouani, cittadino marocchino di 19 anni, residente a Thiene in via Dell’Eva, arrestato nella notte di sabato in piazza Falcone e Borsellino dopo che aveva accoltellato uno scledense di 43 anni, Loris Dalle Rive, residente in centro storico, a cui aveva chiesto una sigaretta, negata. Difeso dall’avv. Paolo Mele senior, ha patteggiato con il pubblico ministero onorario Conte otto mesi di reclusione per lesioni aggravate e rimesso subito in libertà. Alouani aveva, infilato nei pantaloni, un coltello con cui ha ferito la vittima ad una mano. Il referto parla di sospetta lesione tendinea e di una ferita al sopracciglio causata da un pugno, per una prognosi di 30 giorni. Non si sa se il pugno sia stato sferrato dallo stesso marocchino o da qualcuno dei suoi amici, un gruppetto di una quindicina di persone che non solo non è intervenuta a placare gli animi ma, anzi, ha dato una mano al sodale facendo scomparire la lama. L’ALLARME. Ad allertare il 112 erano stati due vigilantes delle Pantere, assoldate dall’amministrazione comunale per vigilare su parchi e luoghi di ritrovo, Piero Maugeri e Redic Milivoje. Dopo i recenti episodi, la piazza pedonale è diventata “sorvegliata speciale”. I due non erano lì per caso e quando hanno notato l’accerchiamento hanno avvisato il 112 e poi hanno diviso i contendenti. In zona, rapidamente, sono arrivati i carabinieri e la polizia locale, che hanno agito in sinergia. La situazione era drammatica perchè, alle 22.30, la piazza era frequentata ancora da famiglie, con bambini al seguito, e c’è stato un “fuggi fuggi” generale con cittadini che gridavano spaventati. Insomma, un bel caos. La sfortunata vittima, rea solamente di aver rifiutato una sigaretta al ragazzino, ha dovuto recarsi in ospedale e non è escluso che possa chiedere un risarcimento dei danni in sede civile, anche perché potrebbe essere costretta a sottoporsi ad un intervento chirurgico: si è ferita afferrando la lama per evitare il peggio. LA GANG. Cosa ci faceva lì Alouani, che se l’è cavata con soli otto mesi anche perché risulta incensurato nel casellario giudiziario ma in verità attende di essere giudicato per una sfilza di reati che vanno dalla rapina allo spaccio di stupefacenti? Pare abbia lasciato Thiene per aggregarsi ad una delle bande che stazionano appunto fra palazzo Fogazzaro e la Fabbrica alta, in uno spazio voluto a suo tempo come cuore dell’aggregazione, ma non di questo tipo. Un elemento non trascurabile e che è sottoposto all’obbligo di firma alla stazione thienese dei carabinieri, dopo l’arresto per aver picchiato e rapinato di portafogli e cellulari tre minorenni a Zugliano. Sarebbe anche coinvolto nell’indagine per lo spaccio di droga nell’area ex Nordera a Thiene vicina al comando della polizia locale consortile Nordest Vicentino, filmati dalle telecamere. E più in là nel tempo, circa quattro anni fa, in alcuni episodi gravi di bullismo alle scuole medie “Bassani”. Sarebbe dunque un nuovo affiliato alla “banda di piazza Falcone e Borsellino”, che ha eletto le ormai famigerate “panchine gialle” come luogo di ritrovo e di bisbocce, anche sa dallo scorso fine settimana esiste un’ordinanza sindacale che vieta bottiglie di vetro e l’accensione di diffusori sonori proprio in quel luogo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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