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Rifiuto selvaggio, al via maxi multe

Rifiuti selvaggi accatastati nelle vie del centro. S.D.C.La campana del vetro colma e il cartello affisso dai residenti. S.D.C.
Rifiuti selvaggi accatastati nelle vie del centro. S.D.C.La campana del vetro colma e il cartello affisso dai residenti. S.D.C.
Rifiuti selvaggi accatastati nelle vie del centro. S.D.C.La campana del vetro colma e il cartello affisso dai residenti. S.D.C.
Rifiuti selvaggi accatastati nelle vie del centro. S.D.C.La campana del vetro colma e il cartello affisso dai residenti. S.D.C.

Il cuore del centro storico di Schio trasformato in un «immondezzaio all’aperto». A confermarlo sono i residenti della zona retro duomo, arrabbiati per la continua presenza di sacchi di rifiuti indifferenziati e altro materiale abbandonato in quella che dovrebbe essere la cosiddetta “area ecologica” di via Cavour, in cui ci sono i bidoni dell’umido e dei pannolini e la campana del vetro. Alla protesta replica il Comune che, dopo le opportune verifiche, ha annunciato tolleranza zero verso i colpevoli con multe fino a 6 mila euro. LA PROTESTA. «Troppo spesso capita - sottolineano due pensionate che abitano nell’attigua via Porta di Sotto - che qua buttino sacchetti e scatoloni con dentro di tutto. Sono i soliti incivili che se ne fregano della differenziata e trasformano la zona in una mini discarica. I netturbini ripuliscono, ma poi la faccenda si ripresenta. Forse se ci fosse qualche controllo in più da parte delle forze dell’ordine, potrebbe essere un buon deterrente». Chi infatti viene beccato a scaricare rifiuti in luoghi non idonei rischia una multa dai 50 ai 500 euro in base al tipo di violazione, ma nei casi più gravi si può arrivare fino a 6 mila euro. IL RIFIUTO. Per quanto strano possa sembrare, perfino la campana del vetro rappresenta un problema. Anche se questa zona del centro è caratterizzata per la quasi totalità di immobili residenziali e pochi commerciali, si assiste spesso al via vai di camerieri o baristi che dalle piazze Garibaldi, Rossi o limitrofi scendono con i carrellini pieni di scatoloni di bottiglie vuote e giù a scaricare. D’altronde questa di via Cavour è per i bar la campana più vicina per eliminare i vuoti, pertanto in molti vi convergono contribuendo a creare intasamenti. «Non è colpa dei baristi ovviamente, è un loro diritto usufruirne - spiegano alcuni residenti a passeggio nella via - ma piuttosto della carenza di svuotamenti. Visto che la campana è quasi sempre strapiena, non potrebbero passare più spesso? Oppure installare una ulteriore raddoppiando così la capienza? Costantemente ci ritroviamo con il contenitore che è talmente pieno che addirittura trabocca di vetri ed è impossibile inserire qualsiasi cosa. Così poi la gente butta lì intorno i sacchetti pieni di bottiglie perché non ha vogliA di riportarsele indietro». Nei giorni scorsi la protesta si era particolarmente inasprita, tanto che sulla campana era apparso un grande cartellone con scritto “Sono in centro, sono sporco, puzzo”. Era poi stata svuotata ma nel giro di due giorni la situazione era daccapo. Alcuni residenti hanno già segnalato la problematica in Comune, dove l'amministrazione si è già attivata. IL GIRO DI VITE. «Di questo problema siamo ben a conoscenza - sottolineano il sindaco Valter Orsi e l'assessore all'ambiente Alessandro Maculan - e ci siamo già mossi per trovare soluzioni efficaci». L'assessore ha effettuato un sopralluogo in via Cavour per valutare da vicino la situazione e adesso sono al vaglio alcune opzioni, tra cui l'installazione di un'altra campana del vetro, vista l'elevata frequenza di conferimenti. «Vogliamo eliminare al più presto questi episodi di degrado - sottolineano gli amministratori - e agiremo con polso fermo. Sono stati raccolti diversi elementi che hanno portato all'individuazione di alcuni responsabili, sia per conferimenti sbagliati, sia per abbandoni indiscriminati. La polizia locale è stata informata e a breve scatteranno le sanzioni». In questi giorni inoltre dagli uffici comunali è partita una mail tramite Posta elettronica certificata a tutti gli esercenti ricordando quali sono le modalità di raccolta a loro dedicate e quali sono e conseguenze a cui si va incontro trasgredendo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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