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Mozzarelle e cocaina, autista arrestato

Il maggiore Mauro Maronese ha diretto l’operazione antidroga
Il maggiore Mauro Maronese ha diretto l’operazione antidroga
Il maggiore Mauro Maronese ha diretto l’operazione antidroga
Il maggiore Mauro Maronese ha diretto l’operazione antidroga

Due tre volte al mese l’autista Vincenzo Onorato si faceva spedire le mozzarelle di bufala dalla Campania. «Sono speciali e ve le metto a un prezzo concorrenziale», ripeteva agli affezionati acquirenti con i quali arrotondava le entrate da operaio di una ditta che lavora con il pubblico. Nessuno, però, sospettava che negli involucri provenienti dal Sud, tra una mozzarella e l’altra, ci fosse spazio anche per la cocaina. Di buona qualità, ripetono gli investigatori dell’Arma che l’altra sera hanno messo fine al doppio lavoro di Vincenzo Onorato, 46 anni, residente a Montecchio Maggiore in via Umberto Saba, arrestandolo con l’accusa di detenzione di 43 grammi cocaina per lo spaccio continuato. Nella sua abitazione sono stati sequestrati anche 27.200 euro in contanti, che sarebbero stati incassati con la vendita degli stupefacenti. È stato il pm Alessia La Placa a coordinare le indagini dei carabinieri di Valdagno del maggiore Mauro Maronese e dei colleghi della tenenza di Montecchio Maggiore, diretti dal luogotenente Giancarlo D’Ascanio. Il magistrato ha ordinato di collocare ai domiciliari l’indagato, che ha nominato di fiducia l’avvocata Elena Peron. È un’indagine che viene da lontano e che ha impegnato per settimane gli investigatori per provare che Vincenzo Onorato avesse un doppio lavoro illegale. Le prime confidenze le hanno raccolte i detective della tenenza. Un informatore ha spiegato che c’era un individuo ad Alte che procurava sia mozzarelle dalla Campania che cocaina di buona qualità, provenienti dal mercato napoletano. Del resto, quello che in quel momento era un semplice sospettato è originario di Napoli. I carabinieri hanno iniziato a monitorare Onorato fino a quando hanno bloccato un acquirente di droga. Il tossicomane ha detto che l’aveva acquistata dall’insospettabile autista, e che non era la prima volta. Spiegando che a secondo della purezza la pagava anche 80 euro la dose. Non certo un prezzaccio, visto che sul mercato controllato dai centroafricani la si può acquistare anche alla metà, ma il canale attivato da Onorato pareva sicuro e la qualità dello stupefacente era superiore. Proprio per i collegamenti con il Napoletano. Gli investigatori del maggiore Maronese si sono messi di buzzo buono e hanno cominciato a marcare stretto Onorato, che in apparenza conduceva una vita normale: lavoro, famiglia e quella compravendita di mozzarelle dal Sud ipotizzato dai carabinieri come il canale attraverso il quale si procurava la cocaina. Dopo avere raccolto le testimonianze di altri acquirenti, l’ultima fase dell’operazione è scattata lunedì pomeriggio. I militari dopo avere bloccato un consumatore di cocaina si sono diretti a casa di Onorato, il quale quando si è trovato al loro cospetto è sbiancato. Ha balbettato qualcosa, ma gli inquirenti sono andati a colpo sicuro e hanno sequestrato i 43 grammi di “neve” che venduta al dettaglio avrebbe permesso un ricavo di 12.800 euro. La droga era già stata divisa in tre involucri e sono stati sequestrati anche bilancini e telefonini. I carabinieri hanno informato il pm La Placa che ha ordinato l’arresto e ha collocato Onorato, 47 anni a luglio, ai domiciliari. L’indagine prosegue per scoprire i collegamenti superiori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ivano Tolettini

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