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Vertice sul casello: «Ora vogliamo i fatti»

Il casello di Alte al centro del dibattito politico e oggetto di interrogazioni parlamentari. ARCHIVIOI sindaci riuniti per un summit in municipio a Montecchio. FADDA
Il casello di Alte al centro del dibattito politico e oggetto di interrogazioni parlamentari. ARCHIVIOI sindaci riuniti per un summit in municipio a Montecchio. FADDA
Il casello di Alte al centro del dibattito politico e oggetto di interrogazioni parlamentari. ARCHIVIOI sindaci riuniti per un summit in municipio a Montecchio. FADDA
Il casello di Alte al centro del dibattito politico e oggetto di interrogazioni parlamentari. ARCHIVIOI sindaci riuniti per un summit in municipio a Montecchio. FADDA

«Fate presto, non possiamo più aspettare». È l’appello dell’Ovest Vicentino che fa pressing sul Ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, affinché delinei chiaramente la posizione sulla Tav e del nuovo casello dell’A4 di Montecchio. C’erano tutti ieri all’incontro in municipio, voluto dal sindaco Gianfranco Trapula. C’era la Regione, con l’assessore alle infrastrutture Elisa De Berti e per la Superstrada Pedemontana Veneta il direttore di Struttura di Progetto, Elisabetta Pellegrini. C’era la Provincia, con il presidente, Francesco Rucco e i consiglieri delegati Valter Orsi e Davide Faccio. Erano presenti le categorie economiche, i sindacati e una ventina di sindaci. L’obiettivo era informare e, soprattutto, creare un fronte unico per risolvere nel più breve tempo possibile il nodo della nuova autostazione, ancora in stand by a causa dell’incertezza sul progetto Tav, alla quale è collegata per una disposizione del Cipe. «La settimana scorsa abbiamo avuto da Roma notizie parzialmente positive – ha spiegato Trapula - cioè lo scollegamento tra progetto del casello e quello della linea ferroviaria alta velocità-capacità ma vogliamo che dalle parole si passi in fretta ai fatti. Vogliamo atti concreti che sblocchino la situazione». Una situazione che rischia di gettare nel caos la viabilità di tutta la zona se, come più volte evidenziato, l’apertura della Pedemontana non dovesse combaciare con l’attivazione del casello. «Se la convenzione venisse siglata entro luglio, in settembre potrebbero partire i lavori e a quel punto si costituirebbe un tavolo tecnico permanente per trovare le soluzioni più adeguate affinché i tempi di casello e Spv possano essere il più possibile armonizzati». Durante la riunione è stato deciso che, non appena Pellegrini avrà novità in merito, sarà convocato un nuovo incontro tra gli enti e le categorie economiche. Sul piatto anche la possibilità di realizzare, sulla base di uno studio dei flussi di traffico previsti, alcune opere provvisorie per ridurre i disagi al traffico. La richiesta di accelerare il procedimento arriva anche dalla Regione. «Auspico che arrivi una risposta dal Mit e la situazione si sblocchi – ha detto l’assessore De Berti –. La palla, ora è nelle mani del dicastero e del ministro Toninelli che devono risolvere il problema per non creare un danno immenso a questo territorio». Tutti in attesa di una risposta da Roma. «Stiamo continuamente sollecitando. Stiamo lavorando da due anni a cercare una soluzione ad un problema che non ha creato la Regione – ha evidenziato – anzi ci siamo adoperati facendo una proposta, ora il ministero deve dare una risposta». «Da parte nostra c’è pieno appoggio – ha detto Rucco – dove sarà possibile daremo anche aiuti finanziari, qualora ce ne fosse bisogno, per velocizzare le opere. Siamo pronti a fare squadra». Insomma l’incontro di ieri è stato positivo per un confronto fra tutti gli enti e per un allineamento in direzione di un unico obiettivo come ha dichiarato il vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle strategie del territorio, Gaetano Marangoni. «È stato un momento importante che ci ha visto coordinati e uniti. Oggi è importante veder partire i lavori al casello, lavoreremo poi per minimizzare i tempi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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