<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Un parco avventura all’ex caserma Ghisa

L’interno dell’ex caserma Ghisa di Montecchio Maggiore.  ARCHIVIOL’esterno dell’ex caserma Ghisa nell’omonima zona di Montecchio
L’interno dell’ex caserma Ghisa di Montecchio Maggiore. ARCHIVIOL’esterno dell’ex caserma Ghisa nell’omonima zona di Montecchio
L’interno dell’ex caserma Ghisa di Montecchio Maggiore.  ARCHIVIOL’esterno dell’ex caserma Ghisa nell’omonima zona di Montecchio
L’interno dell’ex caserma Ghisa di Montecchio Maggiore. ARCHIVIOL’esterno dell’ex caserma Ghisa nell’omonima zona di Montecchio

Un parco avventura nell’ex caserma Ghisa di Montecchio Maggiore. Tramontata l’idea del circuito di guida sicura, che doveva essere realizzato dall’Aci di Vicenza, il Comune ci riprova con un avviso esplorativo per trovare nuovi partner e valorizzare l’area che conta una superficie di 120 mila metri quadrati e 90 mila metri di cubatura. E proprio un “acropark”, un parco immerso nella natura attrezzato con cavi e piattaforme e completo di diversi percorsi, è fra le destinazioni che l’amministrazione comunale ritiene ammissibili ma la zona potrebbe ospitare anche altre attività come un circuito scuola per veicoli, poligoni di tiro a segno, musei, spazi direzionali per l’innovazione, alberghi e ristoranti. E tutto poiché si trova a ridosso della Sp 246 e a poche decine di metri dalla futura Superstrada Pedemontana Veneta. «La manifestazione d'interesse è un atto formale ma importantissimo - osserva il sindaco, Gianfranco Trapula - per dare la possibilità al maggior numero di soggetti di proporre i loro progetti per valorizzare l'area. Negli ultimi mesi abbiamo già avuto numerosi contatti». Il Comune apre le porte a privati disposti a intervenire nella progettazione, realizzazione e gestione di attività di interesse pubblico-privato. In particolare un eventuale accordo di valorizzazione riguarderà il recupero di tutta l’area, o parte di essa, utilizzando però risorse private, con la presentazione di un progetto tecnico di rivalorizzazione e ristrutturazione degli immobili. «È un'area che si presta in modo eccellente alle più svariate iniziative imprenditoriali - spiega il vicesindaco, Milena Cecchetto -. I punti veramente forti dell'ex complesso militare sono che le parti edilizie sono ancora in ottimo stato e che gli edifici verranno concessi in comodato d'uso». Secondo il documento approvato dalla giunta la convenzione avrà una durata di 30 anni e la condizione imprescindibile sarà recuperare l’area e attuare il progetto presentato, con collaudo delle opere entro tre anni. «Negli ultimi mesi l'area ha acquisito un'ulteriore appetibilità dovuta ai lavori di realizzazione della Spv, che avrà un casello a due passi dall'ingresso dell'ex caserma - aggiunge Claudio Meggiolaro, assessore all’urbanistica -. Significa che dal punto di vista logistico si troverà in una posizione strategica». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

Suggerimenti