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Trapula tiene duro: «La giunta non si tocca»

I banchi del Consiglio lasciati vuoti dalla maggioranza. ARCHIVIO
I banchi del Consiglio lasciati vuoti dalla maggioranza. ARCHIVIO
I banchi del Consiglio lasciati vuoti dalla maggioranza. ARCHIVIO
I banchi del Consiglio lasciati vuoti dalla maggioranza. ARCHIVIO

Un confronto a viso aperto per parlare e appianare tutte le divergenze. All’indomani del clamoroso abbandono della maggioranza durante la seduta del Consiglio comunale, il sindaco di Montecchioo Maggiore Gianfranco Trapula ha incontrato i consiglieri della Lega e delle due civiche “Trapula sindaco” e “Lista Montecchio”. Lo spiega lo stesso primo cittadino che evidenzia che è stato fatto un «primo e significativo» passo per ritrovare la compattezza e per chiarirsi. Sindaco, a cosa sono dovuti i malumori che hanno spinto la maggioranza ad abbandonare il Consiglio? I consiglieri hanno detto che sentivano una mancanza di dialogo con me. Da parte mia però non c’è mai stata intenzione, essendo però in carica da soli due mesi stavo prendendo confidenza con la macchina comunale. È diverso essere assessore, come ho fatto fino a pochi mesi fa, ed essere sindaco. In più mi sono ritrovato a dover affrontare la questione casello e l’impianto dei fanghi, due temi vitali per il futuro della nostra città. Adesso cambierà qualcosa? D’ora in poi, oltre alle consuete riunioni di maggioranza, verranno organizzati degli incontri informali con i consiglieri, in modo tali da informarli puntualmente su ciò che si sta facendo. Sarà un’occasione in più affinché possano venire a conoscenza di ogni argomento direttamente e senza fraintendimenti. Crede che tutto sia nato per una questione di “careghe” quindi di posti in Giunta? Penso che i consiglieri abbiano molta voglia di fare per Montecchio e questo loro entusiasmo sia poi esploso in qualcosa di negativo. Ora il loro desiderio di mettersi a disposizione per la comunità potrà essere incanalato in qualcosa di positivo e costruttivo. In quali forme? Ai consiglieri che lo vorranno darò degli incarichi specifici. Ho già chiesto loro di inviarmi le richieste per predisporre i progetti. Ad esempio chiederò a Claudio Beschin se intende occuparsi della sala dedicata a Remo Schiavo che va valorizzata e con numerose potenzialità; ad Anna Savegnago di continuare con la promozione, ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico dell'identità veneta. Ma ci sono altri argomenti dove i consiglieri potranno spaziare, aiutando la Giunta e impegnandosi per il territorio. Pensa a un rimpasto di Giunta? Non ci sarà alcuna modifica. A soli due mesi dall’insediamento credo che nessun assessore, o nessun sindaco, possa essere giudicato per il proprio operato. Sono convinto che non si possa dare un giudizio neanche dopo un anno perché i progetti da portare avanti sono tanti. Tutti i miei assessori non devono essere giudicati prima di esser stati messi alla prova. Ciò che è avvenuto potrebbe avere degli strascichi futuri? Episodi come questi lasciano sempre un segno e non devono più verificarsi. Se si ripetessero non sarei così disponibile al dialogo e alla riconciliazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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