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Negozi con più di 40 anni Tassa rifiuti dimezzata

Il via libera al provvedimento è arrivato dal Consiglio comunaleUna targa affissa su una della botteghe storiche di Montecchio.  ZORDAN
Il via libera al provvedimento è arrivato dal Consiglio comunaleUna targa affissa su una della botteghe storiche di Montecchio. ZORDAN
Il via libera al provvedimento è arrivato dal Consiglio comunaleUna targa affissa su una della botteghe storiche di Montecchio.  ZORDAN
Il via libera al provvedimento è arrivato dal Consiglio comunaleUna targa affissa su una della botteghe storiche di Montecchio. ZORDAN

Le attività commerciale di Montecchio Maggiore con almeno 40 anni di vita potranno tagliare a metà il costo della tariffa rifiuti. È stato deciso all’unanimità in consiglio comunale. A beneficiarne dunque non saranno solo le “botteghe storiche” del centro come è stato sin dal 2006, ma potrebbero esserlo tutti i negozi della cittadina castellana cioè anche quelli che non si fregiano dell’appellativo “storico”. Unica discriminante, per far restare fuori la grande distribuzione, la superficie di vendita massima di 600 metri quadrati per quanto riguarda il settore non alimentare e di 400 per quello alimentare. La proposta era stata avanzata dai banchi dell’opposizione da Maurizio Scalabrin (“Scalabrin sindaco”) che in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo lo scorso dicembre aveva presentato una mozione, trovando subito l’approvazione dell’intero Consiglio. La finalità è dare un aiuto, seppur piccolo, alle attività minacciate dalla grande distribuzione. In quella circostanza però non è stato possibile votare il documento: mancava ancora infatti la Legge di Stabilità del 2019 e quindi non esisteva ancora il quadro normativo. L’assessore al bilancio Loris Crocco si era impegnato però a riproporla nel primo consiglio comunale utile. Non essendo possibile accomunare botteghe storiche del centro storico, individuato nella “Zona territoriale omogenea”, e di altri quartieri se non rimodulando tutta la Zto, il Comune ha individuato una strada alternativa affidandosi a un comma della legge 147/2013. La conclusione è che tutte le piccole e medie attività commerciali con almeno 40 anni di vita possono contare su una riduzione del 50% della Tari. «Il provvedimento è in vigore - ha sottolineato Crocco - a partire dal primo gennaio di quest’anno. Il mancato gettito sarà finanziato attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del Comune e non attraverso gli introiti dalle tariffe del servizio». Dalle verifiche effettuate negli uffici comunali, le nuove botteghe che potranno beneficiare dello sconto del 50% della Tari sono 31, che si aggiungono alle 13 del centro storico. Per le new entry il risparmio è di centinaia di euro. Ad esempio un negozio di abbigliamento con una superficie di vendita di 350 metri quadrati invece di 1.100 euro ne pagherà 550, una bottega di alimentari con medesima superficie di vendita da 2.300 euro a 1.150. Non sarà automatico. Per poter usufruire dell’agevolazione della riduzione del 50% della Tari, il titolare del negozio dovrà presentare domanda in Comune. Gli uffici, una volta constatato il requisito di almeno 40 anni di attività commerciale continuativa, daranno poi il benestare. Il Comune, per promuovere nuove attività nel ramo della ristorazione, recentemente ha anche “liberalizzato” l’apertura di locali pubblici come bar, ristoranti, pizzerie e tavole calde così da dare respiro e nuove occasioni sia al commercio sia all’occupazione in particolare nel quartiere di Alte. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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