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Lavori della Pedemontana «Sarà pronta tra un anno»

Una veduta dell’attuale bretella che diventerà Pedemontana.  ZORDANLavori in corso nel cantiere della futura Pedemontana.  FOTO ZORDAN
Una veduta dell’attuale bretella che diventerà Pedemontana. ZORDANLavori in corso nel cantiere della futura Pedemontana. FOTO ZORDAN
Una veduta dell’attuale bretella che diventerà Pedemontana.  ZORDANLavori in corso nel cantiere della futura Pedemontana.  FOTO ZORDAN
Una veduta dell’attuale bretella che diventerà Pedemontana. ZORDANLavori in corso nel cantiere della futura Pedemontana. FOTO ZORDAN

Per vedere completato il tratto della Superstrada Pedemontana Veneta a Montecchio Maggiore «bisognerà attendere dicembre 2019 o al massimo gennaio 2020». La conferma arriva da Luigi Cordaro, il capocantiere responsabile del lotto 1 per Sis, raggruppamento di imprese impegnato nella realizzazione dell’arteria destinata a collegare Montecchio a Spresiano in terra trevigiana. L’opportunità per fare il punto sull’andamento dei lavori è stata la commissione ambiente e territorio, a cui hanno partecipato anche Pietro Zaccara responsabile del tratto montecchiano, Stefano Reniero responsabile ambientale per Sis e un rappresentante dell’autostrada A4. «I lavori stanno proseguendo - dichiara Cordaro - secondo le tabelle di marcia prefissate. Se non subentreranno intoppi dovremmo concludere la tratta di Montecchio per la fine del prossimo anno o al più tardi entro gennaio 2020. Per vedere completato il tratto fino a Castelgomberto bisognerà invece attendere luglio 2020». I lavori da parte di Sis proseguono a sud verso quello che sarà il nuovo casello autostradale di Montecchio per il quale però, come del resto quelli per il cavalcavia per permettere il raddoppio dei binari per la Tav, i tempi di costruzione non collimeranno con quelli della Pedemontana. Anac, l’autorità anticorruzione, ha imposto ad Autostrade e a Rfi (Rete ferroviaria italiana) di giungere a una convenzione per l’esecuzione in contemporanea dei lavori. Il bando per il nuovo casello – questo quanto riferito – è ormai pronto e, una volta espletata la gara, ci vorranno tre anni e mezzo per portare a completamento l’opera e quindi, viste le direttive di Anac, anche il cavalcavia. Nel frattempo si continuerà a utilizzare il casello di Alte. Una tempistica che non si discosta di molto per quanto riguarda la realizzazione della galleria, e qui torniamo a parlare di Pedemontana, tra Castelgomberto e Malo, alle prese con due sequestri su ambo i lati: solo per scavare i 6 chilometri di tunnel – precisa Cordaro - occorrono 30 mesi. In riferimento all’entrata in funzione delle rampe, ora chiuse, sulla bretella che attraversa Montecchio, la prima a riaprire sarà quella che dalla Montorsina va in direzione della Sr 11 a marzo; per quella in direzione di Trissino, come per quelle sulla rotonda di via Molinetto e di via del Lavoro bisognerà attendere maggio. Per quanto riguarda il sottopasso in località Ghisa, all’altezza dell’ex conceria Veneta Conciaria, che diventerà parte integrante della sp 246, «contiamo di aprirlo – ha detto Cordaro – il prossimo aprile: al momento abbiamo un’interferenza con una condotta del gas, problema che stiamo superando». Rimanendo in zona, «entro gennaio – ha concluso – arriveranno anche le risposte da parte della Soprintendenza riguardo ai ritrovamenti di reperti archeologici a Tezze». Tra i chiarimenti chiesti anche il destino dello Spino di Giuda, l’albero monumentale in via degli Spini, che interferisce con il tracciato della Pedemontana: «Sarà spostato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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