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Filtri anti-Pfas alla centrale Natta Via libera ai lavori

Un particolare di un impianto di filtraggio realizzato da Acque del Chiampo. ARCHIVIO
Un particolare di un impianto di filtraggio realizzato da Acque del Chiampo. ARCHIVIO
Un particolare di un impianto di filtraggio realizzato da Acque del Chiampo. ARCHIVIO
Un particolare di un impianto di filtraggio realizzato da Acque del Chiampo. ARCHIVIO

Via libera al progetto definitivo-esecutivo del nuovo impianto di filtrazione a carbone attivo granulare al centro idrico di Natta, a Montecchio. Da previsione, i lavori prenderanno il via la prossima primavera per concludersi - salvo lungaggini burocratiche e imprevisti - a fine 2019. Nuovo colpo alla lotta ai Pfas nell’Ovest vicentino, dunque, stavolta con un investimento di 800 mila euro. L’obiettivo primario dell’opera è portare acqua a zero Pfas a Brendola, ma non si esclude che possa essere servito anche il territorio di Montecchio, attualmente comunque già dentro i limiti regionali. Il progetto, a firma dell’ing. Paolo Zilio di Cassola, è stato trasmesso da Acque del Chiampo, ente gestore del servizio idrico integrato, al comitato istituzionale del Consiglio di Bacino Valle del Chiampo, che lo ha visionato e approvato. L’importo complessivo delle opere è di 800 mila euro, di cui 575 mila per lavori e 225 mila quali somme a disposizione. L’impegno economico è sostenuto in parte dal contributo di 270 mila euro messo a disposizione nel dicembre 2017 dalla Regione, mentre per la parte restante dalla tariffa del Servizio idrico integrato, così come previsto dal vigente piano degli investimenti di Acque del Chiampo. «È un’opera strategica nel percorso che da tempo il Consiglio di Bacino Valle del Chiampo - dichiara il presidente Giorgio Gentilin- in filiera con la Regione e in particolare con il commissario straordinario Nicola Dell’Acqua, ha intrapreso affinché nelle zone rosse ed arancioni del Bacino vengano abbattute le sostanze perfluoro alchiliche. L’impianto potrà fornire acqua a zero-pfas alla popolazione di Montecchio e Brendola. Ricordo altresì che l’acqua, nelle zone interessate, già rispetta i parametri imposti dal Ministero della Sanità e quelli più restrittivi della Regione, ma è premura dei sindaci del Consiglio di Bacino arrivare a zero». Ora spetta ad Acque del Chiampo il proseguimento dell’iter per giungere al completamento dell’opera. «A Brendola, comune in zona rossa - chiarisce Andrea Pellizzari, consigliere delegato di Acque del Chiampo - stiamo già fornendo acqua a zero Pfas, con l’istallazione di filtri. Tuttavia per avere più flessibilità di gestione di questi filtri si è pensato di metterne di ulteriori in un pozzo collegato con la rete di Brendola. Da qui la richiesta alla Regione di un finanziamento destinato ai comuni in zona rossa dal momento che, anche se Montecchio non vi rientra, dalla Natta si porta acqua a Brendola attraverso un collegamento già realizzato. Quando il nuovo impianto di filtrazione sarà attivo, in base ad un principio di cautela e ridondanza delle reti, non escludiamo comunque di poter distribuire acqua a zero Pfas anche ai cittadini di Montecchio, dove in ogni caso sono già ampiamente rispettati i limiti regionali». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessia Zorzan

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