<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Montecchio Maggiore

Droga, fuga
di gas simulata
per l’arresto

.
In una palazzina di via Matteotti è stata simulata una fuga di gas per mettere a segno un arresto. TROGU
In una palazzina di via Matteotti è stata simulata una fuga di gas per mettere a segno un arresto. TROGU
In una palazzina di via Matteotti è stata simulata una fuga di gas per mettere a segno un arresto. TROGU
In una palazzina di via Matteotti è stata simulata una fuga di gas per mettere a segno un arresto. TROGU

Una finta fuga di gas per far cadere in trappola uno degli indagati. L’altra mattina a Montecchio Maggiore, in un edificio di via Matteotti, sono entrati in azione i vigili del fuoco di Arzignano, i carabinieri della compagnia di Valdagno e la polizia locale “Dei Castelli” cinturando l’area.
Un’azione di soccorso simulata, per consentire agli uomini della guardia di finanza di arrestare un cittadino albanese di 30 anni, Aurel Kalemi, nell’ambito di un’articolata operazione, denominata “Besa”, compiuta dalle fiamme gialle di Trento che sono convinte di aver sgominato un’associazione a delinquere dedita al traffico interregionale di stupefacenti. Con la scusa di controllare l’edificio, appartamento per appartamento, la guardia di finanza ha chiuso in pochi minuti la parte vicentina di quest’operazione che, stando alle risultanze investigative, avrebbe sgominato un sodalizio criminale, ramificato tra l’Italia, l’Albania, la Germania e la Svizzera e che avrebbe avuto il controllo del mercato dello spaccio della provincia di Bolzano. Indagate 43 persone di cui 37 arrestate in Italia e all’estero. Sequestrati oltre 25 chili tra cocaina, marijuana e hashish e accertata l’immissione in consumo nel solo mercato altoatesino di altri 10 chili di stupefacenti, per un controvalore complessivo di oltre un milione di euro

Suggerimenti