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Disperso in montagna, madre disperata

Anche le squadre del soccorso alpino e dei vigili del fuoco mobilitate per la ricerca di Daniele MezzariLa signora Nora, madre di Daniele Mezzari in ansia per il figlio.  TROGU
Anche le squadre del soccorso alpino e dei vigili del fuoco mobilitate per la ricerca di Daniele MezzariLa signora Nora, madre di Daniele Mezzari in ansia per il figlio. TROGU
Anche le squadre del soccorso alpino e dei vigili del fuoco mobilitate per la ricerca di Daniele MezzariLa signora Nora, madre di Daniele Mezzari in ansia per il figlio.  TROGU
Anche le squadre del soccorso alpino e dei vigili del fuoco mobilitate per la ricerca di Daniele MezzariLa signora Nora, madre di Daniele Mezzari in ansia per il figlio. TROGU

Ancora nessuna traccia di Daniele Mezzari, 42 anni di Montecchio, disperso sul Pasubio. Ieri mattina sono riprese le ricerche, coordinate dal Soccorso alpino di Schio, proseguite per tutto il giorno fino all'imbrunire, coinvolgendo oltre 50 persone tra cui unità cinofile e due elicotteri. Di Mezzari, elettricista di professione, non si sa più nulla da quando nella giornata di sabato ha parcheggiato la sua auto al Rifugio Balasso. Domenica sera i tre cani molecolari del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, che hanno lavorato in sequenza, hanno individuato una traccia dalla macchina dell'uomo e ieri parte della ricerca si è concentrata nella zona dell'Ossario. Altre squadre, invece, sono ritornate sui sentieri alti. L'elicottero di Verona Emergenza ha trasportato sulla parte più alta del Pasubio i soccorritori, che hanno controllato i canali non visionati il giorno prima. Alcune squadre sono state invece elitrasportate sul monte Cornetto con l’obiettivo di percorrere gli itinerari che conducono al Ponte tibetano e altri canali. Operazioni che sono state complicate pure dal fatto che, in tutta l'area, è assente la copertura telefonica e l'attività del cellulare del castellano, che risulta non raggiungibile, non ha dato alcun esito utile per una eventuale geolocalizzazione. In zona anche i volontari delle stazioni di Verona, Padova, Arsiero e Recoaro-Valdagno, la protezione civile di Schio e Valdagno, i vigili del fuoco e l'Associazione nazionale dei carabinieri. «Non perdiamo la speranza che Daniele torni a casa - ha detto ieri angosciata la madre, Nora, in attesa di novità nelle sua abitazione -. Quando sabato sera mio figlio non è arrivato alla solita ora, ho capito che era successo qualcosa». Una passione nata negli ultimi mesi, quella della montagna, dopo che il 42enne ha avuto un incidente in bici. «Da allora ha iniziato a camminare, gli piace molto – prosegue la signora Nora -. Lo fa spesso». Così tre giorni fa Daniele è partito alla volta del Pasubio. «Non mi ha detto esattamente dove sarebbe andato ma è sempre tornato entro le 19, lo aspettavamo a quell’ora, poco prima di cena». Invece alle 20 ancora non era rientrato. «Ho pensato a un incidente - racconta ancora la madre di Mezzari -. L’ho chiamato al cellulare ma risultava spento. Ho provato tante volte. A quel punto abbiamo deciso di contattare l’ospedale di Valdagno chiedendo se fosse stato ricoverato e poi i carabinieri». Le ricerche sono scattate domenica mattina con i soccorritori che hanno percorso il sentiero della Val Canale e il sentiero che da Malga Fieno sale alla Galleria d'Havet per diventare Strada degli Eroi. Sul posto anche il padre Sergio e il fratello di Daniele, in angosciante attesa che potesse arrivare una buona notizia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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