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Caos lavori per casello e Spv, si fa prima a piedi

Il traffico lungo la bretellina verso il casello dell’autostrada A4.  TROGUIncolonnamento lungo via Battaglia ad Alte Ceccato.  FOTO TROGU
Il traffico lungo la bretellina verso il casello dell’autostrada A4. TROGUIncolonnamento lungo via Battaglia ad Alte Ceccato. FOTO TROGU
Montecchio Maggiore traffico (TROGU)

Cinque chilometri in mezz’ora. È la media di percorrenza delle strade, interne ed esterne, per poter attraversare Montecchio Maggiore da sud a nord in orario di punta. La prova sul campo lo conferma. Una giungla di auto e di mezzi dove, a “comandare”, non sono certo i semafori o le rotatorie ma i cantieri e il traffico. Un traffico intenso dalle 17 alle 19 di un qualsiasi pomeriggio lavorativo, incrociando le dita che non si verifichi alcun incidente stradale perché, in quel caso, i tempi si allungano in maniera esponenziale. Tre i tragitti scelti nel viaggio tra le strade di Montecchio e Alte, anche alternative a quelle per bypassere i cantieri della Pedemontana, per arrivare al casello della A4. I primi due con partenza dal parcheggio della rotatoria di ingresso dell’autostrada; il terzo da via Cordellina. Il punto d’approdo è sempre lo stesso: la rotatoria di via Molinetto, a confine fra Montecchio e Arzignano. VARIANTE SP 246. Si parte alle 17.02 con cronometro alla mano per calcolare quanto tempo un’auto dovrà impiegare percorrendo la bretella e poi la Variante alla Sp 246, facendo lo slalom fra i cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta. I primi chilometri sono agevoli, poche auto e viabilità snella. Subito dopo la grande rotatoria le prime difficoltà, causate dalle numerose, ben 4, modifiche stradali. Si passa da due corsie a una nel giro di pochi metri con il limite di 40 chilometri orari. Accanto alle carreggiate si intravedono già i caselli della Spv. Gli oltre 7 chilometri dovrebbero essere percorsi in circa 10 minuti, in realtà ce ne vogliono 15. Poco male considerando le deviazioni. I problemi iniziano al ritorno, il traffico aumenta e le vetture devono percorrere tratti più lunghi svoltando in direzione Montebello e poi tornare verso Alte. Quando si imbocca la bretella arriva lo stop. Una coda di tir e auto lunga quanto l’arteria stradale, un chilometro e mezzo. Si procede a passo di tartaruga fino al rondò. Tempo impiegato: 28 minuti e 42 secondi. VIALE EUROPA. Sono 5,1 chilometri e Google Maps indica come tempo di percorrenza 10 minuti, consigliando addirittura questa tratta, per evitare i cantieri della Spv. Si oltrepassa agevolmente il sovrappasso di via Battaglia, il rondò del cavallo e poi la prima parte di viale Europa. I primi rallentamenti arrivano in prossimità della rotatoria di via Degli Alberi. Ma non a causa dei due semafori, il primo pedonale mentre il secondo nell’incrocio con via Trozi, ma per il numero di veicoli. Serpentoni così lunghi, che proseguono ininterrottamente fino alla rotatoria dell’ospedale, non si vedevano da 15 anni. Da prima che la Sp 246 fosse aperta al traffico. Tempo di percorrenza: 24 minuti e 38 secondi. Al ritorno il traffico si blocca prima in via Bivio San Vitale e, poi, lungo via Battaglia direzione casello. Le auto arrivano da viale Milano, dalla Sr 11 e da viale Europa. E i mezzi passano con il contagocce. Si arriva al parcheggio in 25 minuti e 57 secondi. VIA CORDELLINA. Il cronometro riparte dall’incrocio fra la Sr11 e via Cordellina ad Altavilla. Il percorso è di 5,4 chilometri, tempo previsto 9 minuti. Invece ci vorrà il doppio del tempo. La viabilità è snella lungo corso Matteotti e via De Gasperi. Ma alla piccola rotatoria davanti a corte delle Filande iniziano i primi stop per il traffico che proseguirà fino a piazza Duomo. Da lì la strada si interseca con via Trozi e il tragitto sarà identico al precedente. Per il ritorno, 14 minuti con colonne che si formano all’incrocio di via Vescovo Carlassare. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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