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Lonigo

Molestata al market
Pena di un anno
al mendicante

Le molestie sono avvenute nella toilette del supermarket
Le molestie sono avvenute nella toilette del supermarket
Le molestie sono avvenute nella toilette del supermarket
Le molestie sono avvenute nella toilette del supermarket

LONIGO. È stata molestata da un venditore ambulante senegalese che l’ha spinta nella toilette del supermercato, dove stava facendo la spesa, cercando di baciarla e toccarla.

Per l’episodio, avvenuto nel marzo 2013, ad Aly Souleymane Ashibi, senegalese di 31 anni, il tribunale collegiale, ieri, ha inflitto la pena di un anno, un mese e 10 giorni di reclusione. Il vu cumprà, entrato nel punto vendita Simply di Lonigo (estraneo alla vicenda), aveva bloccato la cliente che si era recata in bagno spingendola dentro la toilette molestandola sessualmente. Poi era fuggito, ma era stato riconosciuto dalla ragazza mentre camminava per il paese con il fidanzato.

La vittima, una 26enne originaria dell’Est Europa, che all’epoca dei fatti viveva con il fidanzato a Lonigo, aveva chiesto di poter usufruire dei bagni del supermercato, ma una volta uscita aveva trovato sulla sua strada un africano, che l’aveva spinta nuovamente all’interno, chiudendo a chiave per impedire che scappasse.

Quindi le aveva chiesto dei soldi, e al rifiuto della giovane (che aveva detto di non avere spiccioli) l’aveva spinta contro la parete, tenendole fermo il viso cercando di baciarla nonostante lei tentasse di divincolarsi in ogni maniera.

Non ancora contento, l’imputato aveva quindi allungato le mani. La vittima aveva cominciato a supplicarlo di lasciarla andare, dicendo che in caso contrario si sarebbe messa a urlare richiamando l’attenzione delle persone. È stato allora che Ashibi le aveva aperto la porta dileguandosi in fretta verso l’uscita. La giovane, in lacrime, era stata soccorsa dai dipendenti del negozio e dal direttore ed era stata accompagnata all’esterno dove di solito stazionavano due-tre venditori ambulanti che spesso chiedevano l’elemosina ai clienti. Fra loro c’era anche l’aggressore che però la ragazza aveva preferito non denunciare. Salvo poi farlo successivamente, su insistenza anche del fidanzato, quando lo aveva più volte incrociato in giro per il paese. Sul caso la procura aveva quindi aperto un’inchiesta.M.B.

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