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Grumolo delle Abbadesse

Sbalzati dalla moto
Muoiono fidanzati
Riaperto il caso

Valentina Sanavia e Derrick Pegoraro
Valentina Sanavia e Derrick Pegoraro
Valentina Sanavia e Derrick Pegoraro
Valentina Sanavia e Derrick Pegoraro

Il giudice per le indagini preliminari respinge la richiesta di archiviazione presentata dalla procura e dispone che Francesco Bertoncello e Angelo Antonello, i due indagati per l’omicidio colposo dei fidanzati Derrick Pegoraro, 26 anni, e Valentina Sanavia, 22, vadano a processo. Una decisione che ribalta la scelta del pm Salvadori e mantiene aperto il caso dei due giovani centauri che persero la vita dopo essere stati sbalzati a terra dalla Ducati Monster Dark su cui viaggiavano verso il centro di Grumolo. Sul pronunciamento del gip sembra essere stata decisiva la “superperizia” di parte depositata dall’avvocato Michele Grigenti, che rappresenta le famiglie dei due giovani motociclisti. Uno studio, redatto dall’ingegner Paolo Lista di Thiene e dal docente di Psicologia del traffico della Cattolica di Milano, Roberto Breda; che arriva a conclusioni diametralmente opposte rispetto a quelle della procura.

L’ORDINANZA. «Le pur opposte ricostruzioni dinamiche dell’incidente - scrive il giudice nella sua ordinanza - vedono comunque la possibilità di imputare quale causa o concausa della morte la manovra di sorpasso dell’auto condotta da Bertoncello, perché effettuata in condizioni disagevoli per la sopravvenienza ravvicinata di veicoli dalla parte opposta». Quindi, precisa il gip: «analoga possibilità ricostruttiva deve essere effettuata in relazione alla condotta di Antonello», al quale la perizia presentata dall’avvocato Grigenti «contesta il mancato funzionamento delle luci di stop».Un particolare tutt’altro che irrilevante, che stando alle parole del giudice Furlani ha «costituito un ostacolo alla circolazione». Visto che «pare verosimile che Antonello (alla guida di una Mercedes ndr) abbia frenato con efficacia» ma che il mancato funzionamento degli stop della sua auto abbia destabilizzato il comportamento di Derrick (che stava comunque viaggiando a velocità moderata) facendolo frenare quando era ormai troppo tardi e non riuscendo quindi a fargli evitare prima l’impatto con l’auto di Antonello, poi con quella di Bertoncello.

IL PROCESSO. Le differenti tesi sulla dinamica dell’incidente avvenuto a Grumolo nel settembre del 2013 verranno ora discusse in aula come ha disposto il gip. E dove continuerà a essere dirimente il punto d’impatto. Secondo il pubblico ministero avvenuto nella corsia dove stava viaggiando l’Alfa 147 condotta da Francesco Bertoncello. Stando invece alla ricostruzione della consulenza di parte, nella corsia in cui si trovava la moto, quando i ragazzi erano ancora in sella alla loro Ducati. «La ricostruzione della procura è incompatibile con la reale dinamica dell’incidente», aveva detto un paio di mesi fa l’avvocato Grigenti annunciando il deposito della sua istanza di opposizione all’archiviazione. Aggiungendo poi che «L’urto avviene infatti in “incipiente” caduta”».

Matteo Bernardini

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