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Viero lancia la campagna «Controlli e ordinanze sulle aree degradate»

Il condominio Chiappetta, abbandonato da anni A sud dell’ospedale, accanto a via Carpellina, una delle aree oggetto di ordinanza. CECCON
Il condominio Chiappetta, abbandonato da anni A sud dell’ospedale, accanto a via Carpellina, una delle aree oggetto di ordinanza. CECCON
Il condominio Chiappetta, abbandonato da anni A sud dell’ospedale, accanto a via Carpellina, una delle aree oggetto di ordinanza. CECCON
Il condominio Chiappetta, abbandonato da anni A sud dell’ospedale, accanto a via Carpellina, una delle aree oggetto di ordinanza. CECCON

Ordinanze e monitoraggi per le aree degradate della città. L’assessorato all’ambiente sta lanciando una campagna per il controllo igienico-sanitario delle zone di Bassano a rischio abbandono. Zone che sicuramente non mancano e che sorgono spesso in periferia, dove è più difficile individuarle e contrastarle. L’iniziativa arriva sia a seguito delle segnalazioni dei cittadini sia dei sopralluoghi effettuati dal personale dell’ufficio Ambiente del Comune, capitanato dal neoassessore Andrea Viero. I punti “caldi” sono diversi e le ordinanze contro l’incuria colpiscono i privati ma anche gli enti pubblici, come dimostra l’ultima promulgata nei confronti dell’azienda sanitaria bassanese. AREA OSPEDALE. In via Carpellina, a sud dell’ospedale San Bassiano, c’è un’area colma di vegetazione infestante di proprietà della stessa Ulss 7. Gli uffici del Comune hanno svolto un sopralluogo e hanno deciso di emettere un’ordinanza nei confronti dell’azienda sanitaria, lamentando che quell’area, oltre a rendere indecorosa la zona, «crea un habitat favorevole per piccoli animali e insetti di vario tipo e può nascondere raccolte d’acqua che favoriscono la proliferazione delle zanzare, che sono i vettori implicati nella trasmissione delle malattie virali». Ecco quindi che il Comune di Bassano ha ordinato all’azienda sanitaria di sistemare l’area a proprie spese. Dall’Ulss è arrivata la rassicurazione che l’intervento sarà eseguito in tempi celeri. DISCARICA RIVAROTTA. Il sito in questione si trova in quartiere Marchesane e ha una superficie di circa 15mila metri quadrati. Si tratta di un’ex discarica, dismessa da tempo, ma che continua a impensierire gli abitanti. Del resto tra il 2005 e il 2010 una parte di essa era stata trasformata in una discarica abusiva per il conferimento non solo di rifiuti di cantieri edili ma anche di altro genere, come rottami, batterie e frammenti in eternit contenenti amianto. Il comitato di quartiere Marchesane ha chiesto più volte un monitoraggio per scongiurare eventuali rischi ambientali. «L’area non dovrebbe avere problemi - riferisce l’assessore Viero - ma considerato che la sua presenza preoccupa gli abitanti stiamo valutando di far svolgere delle analisi nel sito per valutarne le condizioni ambientali effettive». VIA PIO X. Altro sito pronto a finire sotto la lente dell’ufficio Ambiente è il vecchio e fatiscente complesso residenziale “Chiappetta”, in via Pio X. Si tratta di quel “casermone” sul lato sud del viale, nei pressi del semaforo ai confini con il Comune di Cassola e un tempo abitato quasi esclusivamente da extracomunitari. I residenti hanno segnalato dei gravi problemi d’incuria nella zona, oltre a movimenti sospetti di notte. Del resto, basta farsi un giro all’esterno dell’edificio per rendersi conto che è un vero e proprio pugno nell’occhio per il decoro cittadino. Tra vetri rotti, vecchi infissi e rifiuti come materassi e copertoni abbandonati in garage altrettanto abbandonati, l’area assume tutti i connotati di una vera e propria terra di nessuno. Anche per questo sito, comunque, l’assessore all’ambiente Anrea Viero garantisce che valuterà l’avvio di una serie di controlli per rislvere la questione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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