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Muore in ospedale dopo due interventi La Procura indaga

Il San Bassiano dove il paziente è deceduto
Il San Bassiano dove il paziente è deceduto
Il San Bassiano dove il paziente è deceduto
Il San Bassiano dove il paziente è deceduto

Sessantenne muore all’ospedale San Bassiano dopo un intervento chirurgico: laProcura della Repubblica di Vicenza, su richiesta dei famigliari, ha disposto l’autopsia su un bassanese. Al momento non risultano indagati, e nessun reato ipotizzato da parte del personale sanitario. Si tratta di un fascicolo aperto per “atti relativi”, che potrebbe portare a nuovi sviluppi oppure essere archiviato a seconda delle risultanze degli accertamenti. Venerdì scorso Giovanni Battista Baggio, residente in città, in seguito a improvvise complicazioni del quadro clinico, è deceduto nel reparto di Rianimazione nel quale si trovava ricoverato. L’uomo, affetto da diverse patologie, all’inizio della scorsa settimana era ricorso alle cure del Pronto soccorso in seguito a un malore. Ultimate le analisi, i medici avevano disposto il suo ricovero nel reparto di Chirurgia. Portato in sala operatoria, il paziente era poi stato sottoposto a un intervento alla colecisti. Il sessantenne pareva aver reagito bene ed era in fase di ripresa. Ma all’improvviso, due giorni dopo l’operazione, le sue condizioni si erano aggravate, tanto che era stato necessario sottoporlo a un secondo intervento chirurgico d’urgenza, al termine del quale era stato trasferito nel reparto di Rianimazione dove è deceduto nella notte dello scorso venerdì. Secondo le prime indiscrezioni, gli sarebbe stato fatale un attacco cardiaco. Come da prassi, la dirigenza dell’Ulss 7 Pedemontana, dopo aver parlato con i familiari, ha disposto un accertamento autoptico interno, con l’obiettivo di assicurare la massima trasparenza e di fare piena chiarezza sulle concatenazione di cause che hanno portato al decesso. L’autopsia si sarebbe dovuta effettuare lo scorso martedì, ma la pratica ha preso una via diversa. Dopo avere a lungo riflettuto, i familiari, assistiti dall’avvocato trevigiano Donatella Ferraro, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica chiedendo di fare chiarezza sull’operato dei medici, nel sospetto che il loro caro non abbia ricevuto cure adeguate. Al momento, tuttavia, il pubblico ministero Giovanni Parolin, titolare del fascicolo, non ha iscritto nessuno sul registro degli indagati, né ipotizzato un reato, proprio perché, quantomeno allo stato attuale degli accertamenti, non sarebbero state riscontrate nell’operato dei medici e del personale sanitario evidenze in grado di avvallare i dubbi dei parenti. Il Giornale di Vicenza ha interpellato la dirigenza dell’Ulss 7 Pedemontana che però in casi come questi si è data la regola di non rilasciare dichiarazioni e ha ribadito semplicemente la sua massima disponibilità alla collaborazione per fugare ogni dubbio e arrivare all’accertamento della verità. La documentazione è subito stata messa a disposizione della magistratura. L’equipe che ha effettuato gli interventi sarebbe particolarmente rodata e l’operazione era considerata di routine. La salma di Giovanni Battista Baggio è custodita nell’obitorio di via Dei Lotti. L’autopsia verrà eseguita nelle prossime ore e poi, con il rilascio del nullaosta, i parenti potranno fissare i funerali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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