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Altopiano

La Cina compra
il legname
di Marcesina

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Tronchi d'albero accatastati sull'Altopiano
Tronchi d'albero accatastati sull'Altopiano
Tronchi d'albero accatastati sull'Altopiano
Tronchi d'albero accatastati sull'Altopiano

ALTOPIANO. Il legname dell'Altopiano ritorna a Venezia. Con la Serenissima il legno altopianese scendeva in laguna lungo il Brenta per poi essere usata nelle costruzioni e nei cantieri navali, soprattutto all'Arsenale. Oggi molto del legname dei Sette Comuni giunge nelle città dei Dogi sui camion per poi essere imbarcato con destinazione Cina. Un collegamento tra Sette Comuni e Venezia che si ripete dopo secoli generando un giro d'affari da oltre 30 milioni di euro, 18 milioni dei quali finiranno nelle casse dei Comuni, e che interessa circa quaranta aziende italiane ed europee.

 

Nel Comune di Enego, a Marcesina, zona maggiormente colpita da Vaia, si calcola che gli alberi schiantati ammontino ad oltre 600 mila metri cubi. Di questi, circa il settanta per cento giungerà a Marghera per essere trasportato via mare in Cina. «Che la Cina assorba così tanto legname è un fatto positivo - commenta il sindaco di Enego, Ivo Boscardin. - Togliere questi volumi dal mercato interno ed europeo permette di mantenere stabile il prezzo finale di vendita».

 

Dal resto dell'Altopiano, per complessivi 300 mila metri cubi, il legname esboscato viene spartito quasi equamente tra il mercato italiano e l'Austria dove è destinato a diventare imballaggi, pezzi d'arredo e mobili da giardino. Il legname più danneggiato invece diventa cippato che alimenterà le centrali di biomassa italiane e austriache.  

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