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Bassano

Hanno rubato
100mila euro
Militari in cella

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La sede della Cassazione a Roma dov’è stato respinto il ricorso dei due carabinieri
La sede della Cassazione a Roma dov’è stato respinto il ricorso dei due carabinieri
La sede della Cassazione a Roma dov’è stato respinto il ricorso dei due carabinieri
La sede della Cassazione a Roma dov’è stato respinto il ricorso dei due carabinieri


ROMA. Il brigadiere Cosimo Gambone e l’appuntato bassanese Roberto Borsa hanno concluso nella maniera più ingloriosa la loro decennale carriera nell’Arma. È successo quando si sono messi in testa di fare il salto della barricata della legalità. L’occasione fa l’uomo ladro, recita un vecchio adagio, che non ha fatto velo ai due apprezzati carabinieri di Voghera - almeno fino al momento della bufera che li ha inghiottiti -, protagonisti delle sequenze che sembrano tratte da un film della mala: con le parti che si invertono quando decidono di commettere il furto di oltre 100 mila euro in contanti nella casa trasformata in covo da alcuni presunti spacciatori, ma conclusasi per i detective molto male: con la condanna definitiva e la cella.

I due investigatori infedeli sono stati catturati dai colleghi dopo che il caso era scoppiato in tutto il suo fragore negli ambienti giudiziari pavesi. 

Quando la sentenza, di recente, è passata in giudicato in Cassazione a Roma, Borsa e Gambone sono stati trasferiti nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere dove stanno scontando la pena a 3 anni 3 mesi di reclusione per furto aggravato in abitazione e violazione di domicilio.
 

Ivano Tolettini

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