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Finge di assisterlo e gli svuota il bancomat

Una pattuglia della polizia di Stato del Commissariato bassanese
Una pattuglia della polizia di Stato del Commissariato bassanese
Una pattuglia della polizia di Stato del Commissariato bassanese
Una pattuglia della polizia di Stato del Commissariato bassanese

La sua tecnica era tanto efficace quanto subdola. Nella sua rete è finito un anziano bassanese, ma l’ipotesi degli agenti del commissariato è che possano essere molti di più. L’insospettabile pensionato di 62 anni avvicinava le sue vittime sia nelle parrocchie che in ospedale, dove spesso lo si vedeva gironzolare nei reparti di lunga degenza o in quelli dove generalmente sono ricoverati principalmente anziani, più fragili e quindi più esposti. Avvicinava le sue vittime per ottenere la loro amicizia, arrivando a mettersi a disposizione per commissioni per le quali si faceva consegnare il bancomat che poi svuotava, con prelievi che arrivavano fino a 500 euro per volta. È successo anche un paio di mesi fa, quando l’uomo ha stretto amicizia con un pensionato di circa 80 anni. Durante le settimane di degenza il bassanese si sarebbe fatto consegnare il bancomat dell’anziano, dal quale in poco più di un mese avrebbe prelevato oltre duemila euro. I figli se ne sono accorti nei giorni scorsi, quando sono andati a trovare il padre notando che nell’armadietto personale c’erano alcuni capi di biancheria intima nuovi che nessuno della famiglia aveva mai acquistato. Chieste spiegazioni al padre, hanno capito che lo sconosciuto si era impossessato del bancomat. Lo stesso giorno hanno visionato i movimenti bancari dai quali sono emersi i prelievi che però erano assolutamente ingiustificati dal momento che il parente era immobile a letto da più di un mese. Dai successivi accertamenti effettuati anche con il personale del reparto è emerso che l’uomo faceva visita al paziente soprattutto fuori dall’orario aperto al pubblico, e solo quando sapeva che i parenti dell’anziano erano al lavoro. Aveva fatto male i suoi conti: i figli lo hanno aspettato fino a quando non si è presentato, chiedendogli giustificazioni sui prelievi e su come avesse speso una cifra tanto elevata in così poco tempo. Il malintenzionato ha blaterato scuse improbabili:«Gli ho comprato la biancheria, gli ho portato pasti da fuori, gli ho prenotato delle visite». Bugie che comunque non giustificavano interamente l’ammontare dei prelievi. Temendo che otesse ingannare altri anziani, i famigliari della vittima hanno segnalato tutto alla polizia. L’agente in servizio al S. Bassiano ha rintracciato il sessantenne nella sala di attesa di radiologia, dove però non aveva alcun appuntamento, tanto che il sospetto è che stesse attendendo l’uscita di un’altra anziano raggirato. Avvicinato dall’agente che gli ha chiesto i documenti, il bassanese ha dato in escandescenza: «Io non le do proprio niente», e giù con urla e turpiloqui durati una mezz’ora buona. Per ora il sessantenne dovrà rispondere solo di oltraggio a pubblico ufficiale, ma non è escluso che la sua posizione possa aggravarsi presto grazie alle possibili segnalazioni di altre vittime. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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