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Casa della musica Una seconda vita per San Giovanni

La chiesa di San Giovanni in piazza Libertà
La chiesa di San Giovanni in piazza Libertà
La chiesa di San Giovanni in piazza Libertà
La chiesa di San Giovanni in piazza Libertà

La musica riporta a nuova vita S. Giovanni. Il progetto dell’Amministrazione, di concerto con la parrocchia di S. Maria in Colle, è destinare la chiesa settecentesca alle associazioni musicali con sede in città e rilanciare in questo modo il progetto “Casa della musica”. Quest'ultimo, concepito originariamente per l’area dell’ex ospedale, era stato sospeso verso la fine di luglio dal governo cittadino nel nome di una revisione di spesa che - parole del vicesindaco e assessore al bilancio, Roberto Marin- «stante una diminuzione delle entrate a bilancio, era necessaria». All’annuncio era seguito un dibattito acceso, con l’opposizione di centrosinistra pronta ad affilare le lame, ma nei giorni successivi il sindaco Elena Pavan e i suoi assessori avevano assicurato che il progetto non era accantonato, solo sospeso. E subito se ne era fatto carico lo stesso Marin, fissando come termine l’autunno per definirlo nei dettagli. Dettagli in relazione ai quali si sono infittite nelle ultime settimane le riunioni tra i rappresentanti della parrocchia e del Comune con l’obiettivo di risolvere due ordini di problemi. Da un lato, trovare una sede ufficiale e definitiva ad associazioni come la Filarmonica bassanese e la Bluesinger Orchestra da anni attive come ambasciatori musicali della città; dall’altro alleggerire il carico economico della parrocchia, sul cui bilancio le manutenzioni di S. Giovanni pesano. Parrocchia e Amministrazione, raggiunte telefonicamente, anche ieri hanno mantenuto il più stretto riserbo sull’operazione complessiva. Appare evidente, però, che negli intenti della Giunta, poche mosse ben assestate permetterebbero di trovare la quadra a una serie di questioni. La città, infatti, potrebbe offrire alle associazioni musicali, in fretta e con una spesa contenuta, una sede nel cuore del centro storico; la parrocchia vedrebbe conservato e destinato ad attività di promozione culturale uno dei suoi stabili di pregio, in attesa di deciderne la destinazione definitiva. Per ora, infatti, non si parla di sconsacrare S. Giovanni, ma solo di mettere in cantiere i lavori necessari a svolgere attività didattica, prove o registrazioni. Il tutto, al costo di alcune decine di migliaia di euro, necessari per allestire gli ambienti e mettere mano agli impianti di illuminazione e di riscaldamento. Due aspetti, questi ultimi, si quali l’opposizione è già pronta a dare battaglia, considerando S. Giovanni una soluzione solo provvisoria, neppure paragonabile alla struttura che si sarebbe dovuta realizzare all’ex ospedale. Nel frattempo, l’Amministrazione ha convocato un incontro per illustrare il progetto alle associazioni coinvolte direttamente. L’appuntamento, tra una decina di giorni, sarà decisivo per definire la direzione del progetto “Casa della musica”. •

Lorenzo Parolin

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