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Casa della musica, sì della parrocchia «Il centro rivivrà»

L’interno della chiesa di San Giovanni FOTO CECCON
L’interno della chiesa di San Giovanni FOTO CECCON
L’interno della chiesa di San Giovanni FOTO CECCON
L’interno della chiesa di San Giovanni FOTO CECCON

«La nuova Casa della musica è un progetto ancora in fase iniziale. Sul tavolo ci sono diverse opzioni che valuteremo coinvolgendo le parti interessate. Sono certo che troveremo la miglior soluzione per le città e per le realtà che, con merito, promuovono la cultura musicale». Lo dichiara il vicesindaco Roberto Marin in merito all’idea, rivelata ieri dal Giornale di Vicenza, di trasformare la chiesa di San Giovanni in piazza Libertà in sede delle associazioni che si dedicano alla musica, con annessi sala prove e piccolo auditorium. La passata amministrazione aveva individuato nell’area dell’ex ospedale il luogo nel quale far sorgere la futura Casa della musica bassanese. La giunta Pavan, in luglio, ha sospeso il progetto, motivando la decisione con la necessità di rivedere le spese complessive del Comune. Ora la Casa della musica è nuovamente salita alle cronache cittadine, specie dopo che l’assessore incaricato ha infittito i colloqui con la parrocchia di Santa Maria in Colle per arrivare a trasformare San Giovanni da chiesa fuori servizio a centro della promozione musicale bassanese. «Mi è parso logico, oltre che educato, parlare con la proprietà dell’edificio, cioè la parrocchia, prima di discutere qualsiasi proposta con le associazioni – precisa Marin -, e così ho fatto». Una volta sondato il terreno e ottenuta la disponibilità a concedere la chiesa, Marin ha iniziato a muoversi con le altre realtà interessate al progetto. «Abbiamo convocato per i prossimi giorni un incontro con le associazioni che hanno sede in città e si occupano di musica - prosegue il vicesindaco -. Con loro scenderemo nei dettagli, in modo che ciò che realizzeremo risponda nel migliore dei modi alle esigenze della città». A conclusione di questa prima fase di lavoro, la parola passerà al consiglio comunale e, in seguito, agli uffici per la stesura di eventuali convenzioni con la parrocchia. «Le opposizioni si sono già lamentate, perché l’ipotesi di Casa della musica alla quale stiamo lavorando sarebbe molto diversa da quella che il centrosinistra aveva avanzato nei mesi scorsi – evidenzia Marin -. Certo che è diversa: noi, a costi contenuti, metteremmo a disposizione uno spazio che dà sulla piazza, in un edificio di valore storico e artistico, al quale tutti i bassanesi sono legati». Questo, secondo Marin, anche con ricadute positive sulla vitalità del centro: «È inutile lamentare lo spopolamento delle piazze – chiude – e poi rimanere con le mani in mano. Portare la Casa della musica nel cuore della città significa attivare un servizio importante, al quale accederanno ogni giorno decine di persone e garantire vitalità al centro anche nelle ore in cui uffici e negozi saranno chiusi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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