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Bar, plateatici, Ztl e degrado in centro «Nuove regole»

Piazza Libertà affollata in occasione di un evento
Piazza Libertà affollata in occasione di un evento
Piazza Libertà affollata in occasione di un evento
Piazza Libertà affollata in occasione di un evento

Bassano città dei bar, ma sono gli stessi baristi ora a non poterne più. Il fatto che i nuovi locali in centro storico spuntino come funghi, per alimentare una movida che soprattutto d’estate non trova tregua, non è visto di buon occhio dei vertici della Confcommercio di Bassano, in particolare dalla categoria dei baristi stessi. Quello del decoro del centro storico, del resto, è un tema di primo piano della campagna elettorale e che è stato affrontato ampiamente anche nel forum del Giornale di Vicenza con i tre candidati sindaco di cui abbiamo dato conto nelle pagine di ieri. Ecco quindi che il presidente degli esercenti Gino Brunello lancia un appello ai candidati sindaco per limitare il boom di bar. «Da anni ormai la presidenza di categoria dei baristi è impegnata a Bassano per tentare di regolamentare la crescita indiscriminata dei pubblici esercizi - afferma -. Oggi, e non è nemmeno un’ipotesi così remota, il centro storico potrebbe ospitare il suo Mc Donald: addirittura in via Roma e magari su due piani». Per Brunello non è così difficile che una cosa simile accada. «In città manca infatti una norma che disciplini le nuove aperture e i requisiti minimi indispensabili per un esercizio di somministrazione - prosegue il leader dei baristi -. Oggi un bar si apre in pochi “click”, ovunque e in qualsiasi momento. Ma qual è il risultato di questa totale liberalizzazione? Qualità e benessere o degrado e disagi?». Brunello si dà anche la risposta, partendo da tutte le iniziative messe in campo da lui e dai suoi colleghi per cercare di mantenere il decoro in città. «I baristi e gli esercenti sono i primi a garantire sicurezza, presidio del territorio, maggiori controlli per prevenire gli schiamazzi, per tutelare la città ben oltre il nostro orario di chiusura - afferma -. La scorsa estate la categoria ha addirittura garantito un servizio di sorveglianza notturna a proprie spese. Ora, reclamiamo un regolamento per i pubblici esercizi, per tutelare, in primis, la qualità che Bassano merita». Non solo. I baristi riferiscono di aver bisogno di procedure semplici e veloci «per poter ottenere temporanee occupazioni del suolo pubblico e criteri chiari per le autorizzazioni dehors». Un discorso a parte lo merita la ztl. «Da tempo infine ci stiamo interrogando sul funzionamento della zona a traffico limitato, che penalizza pesantemente la categoria - afferma Brunello -. Capiamo l’esigenza di tutelare i pedoni, ma tutti ci rendiamo conto che nelle serate infrasettimanali, in particolar modo durante l’inverno, di pedoni se ne vedono ben pochi. Non vogliamo la sosta selvaggia, però pensiamo sia necessario rivedere orari e meccanismi che regolano la ztl in centro storico». Sono tutte questioni che i baristi, come riferisce Brunello, affrontano ogni sera, «quando abbassano le serrande». «Ma ora vorremmo rivolgerle soprattutto a chi si propone alla guida della città per il prossimo quinquennio», chiude il presidente della categoria, auspicando quindi interventi per risolvere i problemi del centro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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