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Assalto con l’esplosivo al bancomat

Lo sportello bancomat devastato dall’esplosione
Lo sportello bancomat devastato dall’esplosione
Lo sportello bancomat devastato dall’esplosione
Lo sportello bancomat devastato dall’esplosione

Assalto con esplosivo al bancomat di Cismon, frazione del Comune Valbrenta: nella notte tre persone travisate hanno fatto saltare lo sportello con una carica di tritolo, fuggendo poi su una Fiat 500 Abarth. Tutto è avvenuto in meno di due minuti. Il bottino dovrebbe sfiorare i diecimila euro, ma la cassa ne conteneva oltre 50mila. Danni per decine di migliaia di euro. Alle 2.40 la piazza della frazione era deserta. Il commando è arrivato in auto davanti alla filiale della Cassa Rurale Valsugana e Tesino. Un uomo è rimasto al volante, col motore acceso e bagagliaio aperto; un secondo era in strada, pistola in pugno, pronto a scacciare chiunque fosse arrivato; il terzo è entrato nella filiale, ha posizionato sul bancomat una carica esplosiva calibratissima e ha acceso la miccia. L’esplosione ha sventrato la cassa senza però distruggere le banconote. le vetrate sono saltate, come la porta dell’ufficio. Non tutto però è andato secondo i piani: il bancomat era stato ricaricato proprio pochi giorni fa e conteneva circa 70 mila euro ripartiti in diversi cassetti: la deflagrazione però ha deformato la maggior parte dei contenitori, tanto che i malviventi si sono dovuti accontentare di circa 10 mila euro, secondo una prima stima. L’imponente boato seguito dal suono della sirena d’allarme della banca ha svegliato tutti i residenti dei dintorni. Molti sono corsi alle finestre per vedere cosa fosse successo: «Li ho visti salire in macchina e fuggire di corsa - spiega Ivan Fiorese - il botto è stato pazzesco». Altri sono corsi in strada. «Erano in tre, viso coperto, una scena da film - racconta Pieremilio Ceccon; -. Si capiva che erano professionisti. L’esplosione è stata talmente forte che pensavo fosse venuto giù il palazzo. In breve sono arrivati i carabinieri di Solagna. Qualche anno fa era successo un colpo simile, è gente molto esperta: calcolano tutto per non essere riconoscibili e fuggire in tempo». I danni sono ingenti, potrebbero sfiorare i 50 mila euro: «Quando accadono cose del genere si pensa sempre al bottino - spiega la capo area dell’istituto di credito, Vania Rizzà -. È il terzo bancomat che ci fanno saltare in meno di un anno, l’ultimo colpo è avvenuto meno di un mese fa: ci impegniamo tanto per mantenere questi servizi di prossimità in frazioni piccole, soprattutto per le esigenze delle persone anziane, ma così non si può andare avanti. Serve maggiore sicurezza». A pesare ci sono anche i danneggiamenti. Le bande colpiscono soprattutto frazioni poco abitate, con vie di fuga veloci. «E’ gente senza scrupoli - chiude Rizzo -. Crediamo che controllino i movimenti dei portavalori: sanno quando entrare in azione, lo fanno quando i bancomat sono stati ricaricati da poco. E’ stato così anche questa volta». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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