BASSANO. Aiuta il collega in un momento di crisi, e si ritrova vittima di atti persecutori avvenuti anche davanti alla figlioletta di pochi anni: per un operaio bassanese scatta la denuncia per stalking, indagano gli agenti del commissariato. È iniziato tutto circa tre anni fa, i protagonisti sono due coetanei di 36 anni, entrambi dipendenti di una ditta che ha sede in un comune del comprensorio. Quando l’amicizia tra i due ha iniziato a intensificarsi lui era reduce da una brutta separazione; lei aveva deciso di stargli vicino, confortandolo durante le ore di servizio e arrivando pure ad invitarlo a casa con la sua famiglia. Pareva un’amicizia innocente e solidale. Invece no. L’operaio bassanese deve aver frainteso il supporto amichevole della collega, tanto che - secondo quanto raccolto nella denuncia della vittima - dopo qualche mese avrebbe iniziato a tempestarla di messaggi. L’operaia aveva chiesto al suo titolare di cambiarle il turno e pure gli orari di lavoro, così da avere la certezza che non avrebbe più incontrato il collega. Non era bastato: l’operaio negli ultimi mesi avrebbe iniziato a pedinarla, arrivando pure ad appostarsi all’uscita di scuola della figlioletta, e a presentarsi nella sua abitazione, dove avrebbe ripetutamente suonato al campanello, insultando la collega anche davanti al marito. Nei giorni scorsi la vittima ha sporto denuncia, le indagini e gli accertamenti sono in corso.