Dal 2008, dato aggiornato a febbraio 2019, sono 2.783 gli stranieri residenti ad Arzignano che hanno acquisito la cittadinanza italiana: 1.039 di questi sono minori. Ma i numeri, in questi ultimi due anni sono in diminuzione. «La vivono come un momento importante, alcuni si commuovono. E spesso vogliono vicino la famiglia». Gli assessori Laura Ziggiotto e Alessia Bevilacqua raccontano così come oggi viene vissuto il giuramento in municipio dai cittadini stranieri. E come sia cambiata la situazione rispetto a qualche anno fa. Quando qualcuno faticava a leggere il giuramento in lingua italiana. «Oggi sono persone integrate, felici di vivere questo momento e sono consapevoli dell’atto in sé», precisa Laura Ziggiotto. I numeri però sono in calo: vuoi per assenza di lavoro e quindi per il rientro degli stranieri in patria, vuoi perché si sono esaurite le procedure per le domande già inoltrate. «Riduzione fisiologica – precisa il sindaco Giorgio Gentilin – con la diminuzione degli stranieri». Qualche anno fa le cittadinanze erano 5 o 6 a settimana, ora in media sono 3. Su 2.783 cittadinanze acquisite, la maggioranza è rappresentata da stranieri originari del Bangladesh, oltre il 27%; seguono India, 20,77% e ancora Serbia 9,85%, Albania 8,52%, Ghana 8,19% e Kosovo 4,71%. Il rimanente 20% proviene da altri 41 paesi, con percentuali minime. Numeri in linea con le etnie più numerose: India, 1.108 residenti, Bangladesh 613 e Serbia e Kosovo, rispettivamente 433 e 376. Al 31 dicembre 2018 erano 4.152 gli stranieri ad Arzignano, il 16,24% della popolazione. L’acquisizione delle cittadinanze, per la maggior parte per naturalizzazione, dopo 10 anni di residenza continuativa, o per matrimonio con cittadino italiano, ha registrato il picco più alto nel 2016: 538 cittadinanze concesse. Nel 2008 erano 66, salite a 92 e 158 nel 2010, per arrivare a 246 nel 2013, a 408 nel 2014 e a 438 nel 2015. Dopo il picco del 2016 sono drasticamente calate: 325 nel 2017, 258 lo scorso anno. Sono 41 nel 2019 (al 20 febbraio). «Chi sceglie di diventare italiano e di vivere ad Arzignano – continua Gentilin – lo fa perché crede ad una città fornitrice di servizi e che garantisce sicurezza». Il quadro sulla situazione delle cittadinanze e sulle tempistiche di risposta è emerso nell’ultima seduta del Consiglio comunale per l’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza delle liste “Pd per Arzignano” e civica “Peretti Sindaco”. Il consigliere delegato all’anagrafe Anna Pellizzari ha spiegato che «nel caso di cittadinanza per matrimonio o naturalizzazione, il procedimento fa capo al ministero dell’Interno a cui è indirizzata l’istanza tramite la Prefettura. I tempi di conclusione dell’iter, dalla domanda all’emissione del provvedimento finale, sono ora stabiliti in 48 mesi». Le ipotesi di acquisizione di cittadinanza per minorenni invece sono due: automatismo per derivazione dal genitore o 18enni stranieri nati in Italia con dichiarazione di volontà di acquisto della cittadinanza italiana entro il compimento del 19° anno. “In questi casi il procedimento fa capo al Comune - ha precisato Anna Pellizzari - : circa 6 giorni per l’acquisto della cittadinanza del genitore; entro 30 giorni entro la ricezione della volontà del richiedente 18enne straniero». • © RIPRODUZIONE RISERVATA