Le rubano la catenina d’oro dentro la bara. Oramai i ladri non hanno alcun rispetto per i morti e arrivano a colpire anche in camera o cella mortuaria, facendo finta di essere conoscenti che vanno a porgere le condoglianze ai congiunti del defunto. È accaduto l’altro giorno all’ospedale di Arzignano. A raccontare l’episodio sono i familiari di Maddalena Ossi, un’anziana che abitava a Montecchio Maggiore, mancata a 95 anni il 31 luglio. La pensionata, da casa della figlia dove abitava, è stata trasportata il mattino dopo al Cazzavillan dove è stata composta nella bara dalla figlia, dalla badante e da un’addetta a questo tipo di servizi. «Avevamo deciso di farle indossare una catenina d’oro con la croce di Gerusalemme, a cui teneva tantissimo - affermano i familiari -. L’aveva comprata tanti anni fa quando era andata in pellegrinaggio in Terra Santa. Ricordo di un viaggio molto importante e soprattutto di devozione». La croce, quadrata, è l’antico simbolo dei cristiani d’Oriente e anche rappresenta Gerusalemme. Il valore del gioiello non supera i 250 euro. «Il 2 agosto - proseguono -. Siamo rimasti tutto il giorno insieme a lei, fino alle 15.30. A quell’ora siamo andati via anche perché le stanze vengono chiuse alle 16». Il funerale era fissato per sabato 3 e la famiglia è arrivata quel giorno alle celle mortuarie verso le 9. «È stato allora che ci siamo accorti che la catenina era scomparsa - dicono -. Abbiamo notato che le avevano spostato la testa, poiché i capelli erano scompigliati. Aveva anche un segno sul collo (segno della collana strappata, ndr)». Qualcuno dall’apertura mattutina e fino all’arrivo dei congiunti, meno di un’ora, si è introdotto nella stanzetta dell’obitorio, dove i defunti sono sistemati singolarmente. Magari fingendosi un conoscente, e quindi passando inosservato, ha aspettato il momento giusto per agire. L’agenzia funebre ha deciso di presentare un esposto alla direzione medica dell’ospedale, a cui si unirà anche la famiglia, per denunciare l’accaduto. Saranno coinvolti anche i carabinieri. «Non è per il valore della collanina, ma per il gesto così irrispettoso e deplorevole di rubare ai morti. Speriamo che l’ospedale aumenti la sorveglianza». • © RIPRODUZIONE RISERVATA