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Ritrova fra le bancarelle l’antico baule rubato

Il baule del tenente Somaglia di Stoppazzola appena recuperatoLa targhetta identificativa del baule ritrovato a Noventa
Il baule del tenente Somaglia di Stoppazzola appena recuperatoLa targhetta identificativa del baule ritrovato a Noventa
Il baule del tenente Somaglia di Stoppazzola appena recuperatoLa targhetta identificativa del baule ritrovato a Noventa
Il baule del tenente Somaglia di Stoppazzola appena recuperatoLa targhetta identificativa del baule ritrovato a Noventa

Strano destino quello del baule del sottotenente Scipio Somaglia di Stoppazzola. Aveva superato la Campagna di Russia, con la sua gelida steppa a meno 40 gradi, e le bombe dei carri armati del Tankovyj Korpus, era sopravvissuto ad una guerra, insieme al suo proprietario, per poi sparire improvvisamente in una calda notte di luglio. Del 2019. Ancora più strano il destino, se si pensa che la cassapanca è riapparsa per una singolare coincidenza. Trovata in un mercatino dell’antiquariato, riconosciuta e riportata al legittimo proprietario. Era stata rubata e quindi chi l’aveva messa in vendita, un ambulante di Orgiano, è stato denunciato per ricettazione. Ma riavvolgiamo il nastro. Scipio Somaglia di Stoppazzola, di Giuseppe, si era guadagnato il grado di sottotenente arruolandosi, quando scoppiò la seconda guerra mondiale, nel 1° Gruppo d’artiglieria inquadrato nella Divisione Pasubio (così si legge in una targhetta). Dopo essere sopravvissuto alla devastante ritirata di Russia, l’ufficiale rientrò a casa con il suo fedele baule. Alla morte di Scipio fu il nipote Ferruccio, titolare dell’omonima azienda agricola di Minerbe, nel veronese, a conservare la cassapanca dello zio. «Un ricordo dello zio cui tenevo molto -racconta lo stesso Ferruccio -. Poi in estate i ladri me lo rubarono assieme ad altra attrezzatura che avevo in officina. Devo dire che mi è dispiaciuto più che altro per l’aspetto affettivo, perché sapevo che quel baule aveva una storia e che lo zio ci era affezionato. Lo aveva accompagnato anche durante le interminabili e drammatiche giornate di guerra. Comunque mi ero rassegnato a non vederlo più, considerando in che mani era finito». In effetti dal luglio di quest’anno Ferruccio non aveva più avuto notizie del baule. Fino a qualche giorno fa almeno, quando la storia ha avuto un epilogo imprevisto. «Devo ringraziare la mia consuocera che abita a Noventa vicentina -racconta ancora il nipote di Scipio. Una domenica la signora è andata a visitare il mercatino dell’antiquariato che si tiene nella cittadina del basso vicentino. E lì ha fatto l’incredibile scoperta. In una bancarella, in bella vista, c’era un baule che corrispondeva a quello rubato nella mia officina». In effetti corrispondeva talmente tanto che aveva ancora le targhette con il nome del sottotenente Somaglia di Stoppazzola. Alla vista del contenitore, la donna ha avvisato il figlio di Ferruccio, che si è precipitato a Noventa e ha avvisato i carabinieri. Morale, il baule è stato riconsegnato ai legittimi proprietari e l’ambulante, F.M., 69 anni di Orgiano, è stato denunciato per ricettazione. Pare che l’uomo abbia detto di aver comprato la cassapanca a Ferrara. Ora spetterà ai carabinieri capire se il venditore era in buona fede o no. Ma questo è un aspetto secondario per Ferruccio, che invece voleva riappropriarsi della memoria dello zio soldato. Il baule sopravvissuto a una guerra, alle cariche del Tankovyj Korpus nella gelida steppa a meno 40 gradi e ora anche ai ladri, è tornato a casa. Con gli onori della famiglia Somaglia di Stoppazzola. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dennis Dellai

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