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Nuovo cda per salvare la società del gas

Il Comune di Lonigo è tra i fondatori della società con  Cologna, Colognola, Soave, S, Bonifacio e ZimellaChiamenti, presidente dimissionario
Il Comune di Lonigo è tra i fondatori della società con Cologna, Colognola, Soave, S, Bonifacio e ZimellaChiamenti, presidente dimissionario
Il Comune di Lonigo è tra i fondatori della società con  Cologna, Colognola, Soave, S, Bonifacio e ZimellaChiamenti, presidente dimissionario
Il Comune di Lonigo è tra i fondatori della società con Cologna, Colognola, Soave, S, Bonifacio e ZimellaChiamenti, presidente dimissionario

Un nuovo Cda tecnico per far navigare in acque più tranquille la società di vendita di gas ed energia elettrica Unicoge. L’assemblea dei soci ha nominato i tre nuovi componenti del Consiglio di amministrazione che dovranno provare a dare stabilità alla partecipata che esce da un periodo piuttosto burrascoso, in cui i Comuni fondatori (Cologna, Colognola, Lonigo, Soave, San Bonifacio e Zimella) si sono scontrati più volte sull’opportunità o meno di mantenere in vita il progetto nato nel 2003, a cui poi si sono aggiunti i due soci privati Sinergas e Veneto Banca. I tre componenti del Cda sono l’avvocato Fabio Dal Seno, l’esperta in direzione di strutture socio-sanitarie Adelaide Biondaro e l’ingegnere Andrea Gualdi. Presto i tre si riuniranno per eleggere il presidente. «Abbiamo scelto tre persone che avessero sia esperienza amministrativa che capacità tecniche», spiega il sindaco di Cologna Manuel Scalzotto. «Cercavamo i profili che soddisfacessero tre diversi ambiti di competenza, quello giuridico, quello economico-finanziario e quello tecnico». Alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione si è arrivati dopo dieci mesi piuttosto turbolenti. Il pressing del Comune di Lonigo per la vendita delle quote e, per contro, la decisione dei Comuni di Cologna e San Bonifacio di creare una newco ad hoc per acquisire le quote in dismissione (operazione per il momento annullata da una sentenza del Tar) hanno avuto un effetto dirompente sul comparto dirigenziale. A fine agosto si è dimesso il presidente del Cda Roberto Chiamenti. Nella successiva assemblea del 30 settembre, quando i soci hanno deciso di surrogare il componente dimissionario con l’avvocato Dal Seno, anche il vicepresidente Maurizio Dalla Grana ha consegnato una lettera di dimissioni e ha annunciato che il suo congedo avrebbe avuto valore a partire dal 10 ottobre. Il consigliere ha spiegato di essere arrivato ad una decisione così impattante sull’assetto societario a seguito di «lettere anonime, sollecitazioni e richieste dirette di alcuni soci» che avevano l’obiettivo di convincerlo a lasciare il Cda della società. Dalla Grana ha avvertito che «la continua conflittualità tra soci» stava creando «gravi difficoltà operative al Consiglio di amministrazione di Unicoge». Come se non bastasse, il 10 ottobre hanno sbattuto la porta della Srl sia la consigliera Tiziana Bertazzi che il nuovo entrato Dal Seno, facendo così decadere l’intero Cda. Lo scorso 14 ottobre il collegio sindacale, in una lettera ai soci, aveva avvertito: «Raccomandiamo di nominare un organo amministrativo che possa condurre una gestione aziendale piena, sana e prudente, con la capacità di visione prospettica e strategica per la tutela, la preservazione e la crescita della società stessa». Scalzotto è convinto che il nuovo Cda abbia proprio queste prerogative e consenta di «incrementare il valore della società nel mercato». Di opinione opposta il sindaco di Lonigo che, così come il socio privato Sinergas, ha votato contro la delibera. Inoltre Lonigo fa notare come i compensi totali per il Cda siano stati contestualmente raddoppiati, passando da 23 mila a 46 mila euro all’anno. «L’avvocato dimissionario che ha fatto decadere il Cda è stato prontamente rimesso al suo posto, pure con un’indennità raddoppiata», dice il sindaco. «Nel corso del 2019 era già stato evidenziato un trend negativo a causa della disdetta di una parte dei clienti. La fuga verso altre società più competitive aumenterà nel corso del prossimo anno, con la definitiva liberalizzazione del mercato del gas. La società ha già perso il 10 per cento della clientela, di conseguenza è meno forte sul mercato. Sono molto preoccupato per il futuro e per il valore delle mie quote», conclude il sindaco leoniceno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Bosaro

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