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I campanari a lezione dai colleghi di Oxford

Il gruppo di campanari in partenza per il Regno Unito. GREGOLIN
Il gruppo di campanari in partenza per il Regno Unito. GREGOLIN
Il gruppo di campanari in partenza per il Regno Unito. GREGOLIN
Il gruppo di campanari in partenza per il Regno Unito. GREGOLIN

Quarant’anni di attività associativa, che il gruppo campanari di Montegaldella, tra i più longevi della Provincia Vicentina, vivranno con una trasferta nel Regno Unito, all’insegna della loro passione per le campane. Una sorta di “vacanza-studio” per campanari, con la più giovane leva del gruppo, Davide Martinello di 10 anni e il veterano Enrico Tiso con oltre 25 anni di servizio campanaro, che da oggi e fino al 12 agosto trascorreranno le loro vacanze tra i campanili di mezza Inghilterra. Non è la prima volta che il gruppo si trasferisce oltre Manica per dei gemellaggi italo-inglesi. Già cinque anni fa, fecero un’esperienza analoga che oggi vogliono replicare alla scoperta di nuove esperienze e campanili. La delegazione di campanari che partirà da Montegaldella stamattina con destinazione Galles, vivrà un’esperienza di scambio culturale con i colleghi inglesi a base di suono e tecniche campanarie, assai diverse dal nostro sistema veronese/ambrosiano. «La prima tappa –spiega il maestro campanaro, Lucio Barbieri- sarà alla Oxford University dove ha sede una delle più antiche società campanarie inglesi, che ci onorerà della visita del famoso college e con la loro tecnica di suono all’interno del prestigioso plesso universitario». Il programma prevede poi la visita a dodici località diverse, dove la delegazione veneta conoscerà le diverse tecnica e suoni che costituiscono la millenaria scuola inglese delle campane. «L’arrivo sarà poi la città di Liverpool, dove i campanari visiteranno la maestosa cattedrale di Cristo Re, con la suggestiva visita alla torre campanaria più alta al mondo, accompagnati dal locale gruppo campanari inglese». «La parte ufficiale della nostra "missione" –aggiunge Barbieri-, sarà il gemellaggio con i colleghi di Malvern, con l’incontro ufficiale nel Comune e Major. Obbligatoria poi la visita alla fonderia di campane Jonh Taylor, ultima rimasta nel Regno Unito, dove ha sede il nutrito carillon di Loughborough con ben 47 campane che speriamo tanto di poter suonare, perché nell’arte campanaria non si finisce mai d’imparare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Gregolin

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