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Scomparsa a Legnago

Natasha è morta
Trovato il corpo
Attesa l'autopsia

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Le ricerche di Natasha Chokobok (foto L'Arena/Dienne)
Le ricerche di Natasha Chokobok (foto L'Arena/Dienne)
Le ricerche di Natasha Chokobok (foto L'Arena/Dienne)
Le ricerche di Natasha Chokobok (foto L'Arena/Dienne)

LEGNAGO (Verona). Ore 18,30. Non sembrano esserci tracce di violenza, a un primo esame medico legale, sul cadavere di Natasha Chokobok, la donna ucraina ritrovata oggi dopo 10 giorni dalla scomparsa sulle rive dell’Adige a Legnago ( Verona). Tutte le piste d’indagine da parte dei carabinieri restano aperte, ma maggiori certezze sulle cause della morte verranno dall’autopsia, in programma nei prossimi giorni.

«Per giorni abbiamo sperato - ha detto il sindaco di Legnaro, Clara Scapin - purtroppo ora abbiamo la conferma di questa tragedia. In questo momento siamo vicini alla piccola figlia e ai famigliari. Resta il rammarico più grande di non essere forse stati in grado di cogliere eventuali grida d’allarme e richieste d’aiuto di questa giovane donna».

 

È stato trovato nella tarda mattinata a Legnago (Verona) il corpo di Natasha Chokobok, la donna ucraina 29enne scomparsa lo scorso 9 aprile dalla sua abitazione a Porto di Legnago. Il cadavere della donna, madre di una bambina di 6 anni, è stato trovato sulla riva dell’Adige, dopo alcuni giorni di ricerche, alle quali avevano partecipato i vigili del fuoco e i carabinieri, che avevano scandagliato il fiume. Della scomparsa della donna si era occupata l’altra sera la trasmissione di Rai 3 "Chi l’ha visto?". 

Fin da subito la madre della 29enne ha lanciato sospetti e accuse sul compagno della figlia, un romeno di 35 anni, che il giorno dopo la scomparsa aveva presentato denuncia dai carabinieri.

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