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Panico e morte in discoteca

Strage Corinaldo
Banda dello spray
colpì in Veneto

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A Corinaldo morirono sei persone
A Corinaldo morirono sei persone
Arresti per omicidio preterintenzionale per strage Corinaldo

ANCONA. I sei ragazzi arrestati stamane, accusati anche dell’omicidio preterintenzionale di 6 persone morte nella tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona) - cinque giovani e una madre 39enne -, sarebbero responsabili di molteplici furti e «agivano con stabilità». I sei ragazzi erano in contatto con il ricettatore, arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto. Il ricettatore veniva contattato anche prima del furto.

 

I sei componenti della presunta banda delle rapine in discoteca con lo spray urticante avrebbero avuto responsabilità anche in medesimi episodi di furto avvenuti in discoteche a Verona, Padova, Porto Recanati (Macerata), Como e in un furto commesso in un’area di servizio sull’A14 a Chiaravalle (Ancona) tra marzo e giugno scorsi. Lo fanno sapere gli inquirenti di Ancona che stanno indagando anche su numerosi altri episodi di furto con strappo avvenuti in locali dov’è stata accertata la presenza degli arrestati. Si tratta di discoteche in nove Regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto) e, in Francia, di Disneyland Paris a Chessy. Gli arrestati, riferiscono gli investigatori, hanno partecipato a decine di eventi musicali organizzati in discoteche del Centro Nord Italia privilegiando quelli con esibizioni di musica trap e dunque di maggiore affluenza di pubblico giovanile per poter compiere più agevolmente razzie di oggetti in oro e orologi indossati dai giovani avventori. Grazie alle rapine compiute con lo spray al peperoncino la banda di giovanissimi riusciva a mettersi in tasca circa 15mila euro al mese

 

Video: Corinaldo, il momento del crollo

 

I sei giovani arrestati sono tutti residenti nel modenese. Si tratta di due diciannovenni residenti a San Prospero, un 21enne di origini marocchine e un 20enne residenti a Bomporto, un 22enne nato a Tunisi e residente a Castelnuovo Rangone e un 19enne residente a San Cesario sul Panaro. Il presunto ricettatore è un 65enne residente a Castelfranco Emilia. Della banda, dicono gli investigatori, faceva parte anche un settimo ragazzo, un diciannovenne che però è morto nel corso delle indagini a seguito di un incidente stradale. I sette, affermano gli inquirenti «la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 erano presenti all’interno della "Lanterna Azzurra Clubbing" di Corinaldo dove si rendevano responsabili di rapine ai danni di cinque giovani avventori del locale e di un furto con strappo di collane in oro». Secondo quanto è emerso, inoltro, mentre nella discoteca di Corinaldo si scatenava il panico, la banda dei sei ragazzi ne approfittava per rapinare una persona che stava soccorrendo un ragazzo caduto nella calca.  

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