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Intervista al direttore artistico

«Dreams», un Gala d'Oro da sogno
a Fieracavalli, firmato da Giarola

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Il Gala d'Oro di Fieracavalli il 7, 8 e 9 novembre
Il Gala d'Oro di Fieracavalli il 7, 8 e 9 novembre
«Dreams», Gala d'oro 2019 di Fieracavalli

Si intitola «Dreams», sogni, il Gala d’oro 2019 di Fieracavalli. A firmare lo show, che andrà in scena nelle sere del 7, 8 e 9 novembre al Padiglione 8, è ancora una volta Antonio Giarola. Tre serate dove caroselli, dressage e lavori in libertà si uniscono a musica, danza e teatro equestre.

Giarola vanta una lunga esperienza come direttore artistico e regista di spettacoli equestri, non solo a Verona ma in tutto il mondo. Quest’anno per Giarola è stato un vero anno da «sogno». E ci spiega perché.

 

«Un anno che conta ben tre grandi produzioni internazionali: “Horsedreaming” a Quingdao in Cina, a fine estate; “Rêve” a El Jadida in Marocco dove alla metà di ottobre si tiene ogni anno il più importante Salone del cavallo in Africa; ed infine “Dreams” a Fieracavalli. E mi accorgo solo ora di aver composto involontariamente una trilogia dedicata al sogno. Del resto mi piace pensare ad un pubblico che non sappia solo “guardare”, ma “vedere” come il cavallo abbia la capacità innata di accompagnarci attraverso viaggi immaginifici».

 

E a Verona sarà presentato anche un nuovo progetto, l’Accademia Gala d’Oro, che ha anche il patrocinio della Regione Veneto.

«È un progetto che cullavo da molti anni con due amici: Armando Di Ruzza di Veronafiere e Dario Milanese, mio aiuto regista storico e direttore artistico della Cavallo&Company, un’associazione composta da un gruppo di cavalieri che da parecchi anni è stata di fatto il laboratorio di molte produzioni di teatro equestre che abbiamo presentato al Gala d’Oro. Per ora mi basta dire che questo bellissimo progetto servirà ad alzare lo standard tecnico-qualitativo di tanti artisti equestri italiani e di ciò ringrazio i vertici di Veronafiere per averci creduto».

 

Al Gala d’Oro ci sono grandi ritorni e novità molto particolari. Ce li presenta?

«Quest’anno, in linea con il titolo, prevarranno toni più soft rispetto alle precedenti edizioni. Desidero evidenziare il ritorno a Verona di Alex Giona con i suoi meravigliosi cavalli in libertà, dopo un decennio di successi nelle principali produzioni equestri internazionali. Confesso di essere particolarmente legato a questo artista perché dieci anni fa al Festival di Montecarlo abbiamo condiviso un premio importantissimo. Tra gli altri artisti internazionali voglio ricordare Alizée Froment con un delicatissimo quadro di alta scuola e libertà intitolato “Angelus“. Inoltre Santi Serra Camps con un nuovo numero in dolcezza con anche due cani e due falchi. Inoltre debutta a Fieracavalli il trio comico francese The Horsemen. Per quanto concerne gli italiani torna al Gala d’Oro, debbo dire a grande richiesta, Giuseppe Cimarosa che sarà il protagonista della “Spada di Zeus” una favola equestre a tema mitologico che ho scritto personalmente, che prevede vari effetti speciali e che coinvolgerà molti altri artisti tra cui Loretta Minollini, Valentina Giusti, Alessandro Lazzerini, il gruppo Equestre Il Salice, Cavallo&Company oltre a Marco Migliavacca, artista del Cirque du Soleil. Altri artisti sono Clizia Moffa con un carosello “vaquero” composto da otto amazzoni, Filippo Olivieri con alcuni amici speciali e poi l’Associazione Cavalieri e Allevatori del cavallo tolfetano di Cottanello che con la compagnia di danza Siyanda hanno creato un omaggio al Cantico dei Cantici. A proposito di ballerini non posso dimenticare il corpo di danza del Tempio degli Elfi di Verona che con le coreografie di Elena Grossule interviene in due quadri, uno in stile Bolliwood e un altro, di Cavallo&Company, originalissimo, dedicato al personaggio messicano Catrina. Desidero poi ricordare il violinista Danilo Artale che accompagnerà live ben due numeri».

 

Impegni per il futuro?

«A gennaio sarò a Parigi per allestire con Mario Luraschi “Fascination” uno spettacolo equestre che compirà una tournée di tre mesi in vari palazzi dello sport francesi e subito dopo, a febbraio partirò per Mosca per allestire lo spettacolo della stagione 2020 al circo stabile Nikulin; si intitolerà “Fantastika” e sarà un mio omaggio alle fiabe e alla fantasia».

Daniela Bruna Adami