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Il caso

Allarme Fentanyl, il piano dell'Italia contro "la droga degli zombie"

Dopo l'emergenza negli Usa, l'Italia predispone un Piano per contrastare la diffusione del fenomeno. Il sottosegretario Mantovano: «Interesse della 'ndrangheta. Rapper americani cattivi maestri»

Negli Stati Uniti è «un'emergenza nazionale» da 180 morti al giorno. In Europa è un fenomeno che si sta diffondendo ma su cui non ci sono ancora dati precisi: gli ultimi risalgono al 2021 con 137 decessi, 88 dei quali in Germania. E l'Italia non resta a guardare. Lunedì in Consiglio dei ministri è stato presentato il "Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio del Fentanyl e di altri oppioidi sintetici", allo scopo di alzare la guardia contro un problema che ancora non dà segnali di allarme ma rischia di diventare serio, proprio perché è associato a sostanze terapeutiche.

Cos'è il Fentanyl

Il Fentanyl, infatti, è un farmaco di laboratorio con effetti simili a quelli della morfina, ed è quindi impiegato come anestetico in chirurgia, o come analgesico per le cure oncologiche e del dolore. Ma è molto più potente della morfina e può portare alla morte se mischiato arbitrariamente con altri farmaci o se assunto in dosi superiori ai 2 milligrammi.

Il basso costo di produzione e l'alto tasso di dipendenza che sviluppa lo hanno reso una sostanza appetibile per il mercato clandestino degli stupefacenti, anche perché non servono grandi mezzi per sintetizzarla: basta avere i "precursori chimici", di cui l'industria cinese è la prima produttrice mondiale. Tant'è che anche questo tema è stato al centro dell'incontro di novembre scorso tra il presidente Usa, Joe Biden, e il presidente cinese Xi Jinping, con l'impegno di Pechino a frenare e sorvegliare le esportazioni.

In Italia si alza il livello di guardia

In Italia il fenomeno non è allarmante, ma nel 2022 una relazione del Dipartimento delle Politiche antidroga segnalava la presenza illegale del Fentanyl in «29 su 33 delle città monitoriate». Il Piano di Palazzo Chigi, che coinvolge i ministeri dell'Interno, della Salute e della Giustizia, punta a «intercettare e impedire l'accesso e la diffusione illegale in Italia del Fentanyl e dei suoi analoghi».

Criteri e meccanismi saranno precisati nei provvedimenti successivi, ma per ora è già prevista una stretta sul commercio dei precursori, con tanto di multe e sanzioni fino alla reclusione in caso di violazioni su registrazioni e obblighi di notifica. Inoltre, sarà intensificato il monitoraggio sul circuito della distribuzione e innalzato il controllo sui depositi legali di Fentanyl per evitare i furti. Una misura, questa, che rafforza la circolare della direzione Prevenzione del ministero della Salute inviata a Regioni e forze dell'ordine un mese fa per raccomandare controlli più attenti ("allerta di grado tre") sulle scorte delle farmacie degli ospedali. Oltre alla prevenzione, il Piano prevede anche corsi di formazione per il personale sanitario per educare al riconoscimento delle overdose da Fentanyl, alla gestione degli effetti e alla somministrazione degli antidoti.

Mantovano: «Interesse della 'ndrangheta per la droga degli zombie»

«Questa droga è detta degli zombie, perché trasforma gli assuntori in mostri che camminano. Ha effetto analgesico ma al di fuori di tali circuiti sanitari sta sostituendo eroine e può causare morte dopo soffocamento. È a basso costo, ne basta poco. In Italia non c'è un'emergenza Fentanyl ma c'è negli Usa e non essendoci frontiere invalicabili è bene non trovarsi scoperti». Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano alla presentazione a palazzo Chigi del 'Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici'. «Da 68mila a 109mila decessi nel 2022, c'è un picco», ha detto, aggiungendo che «sono colpiti i giovani. Il piano è perché vogliamo muoverci in un'ottica di prevenzione».

«Quello del Fentanyl non è un traffico limitato agli Usa. In Ue ci sono segnali in Portogallo e Gb. La nostra intelligence segnala un interessamento della 'ndrangheta anche se stanno testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento sul mercato», ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

«Oggi i cattivi maestri sono ad esempio i rapper e non più gli apologeti del terrorismo. Su internet i loro testi sono facilmente rintracciabili e arrivano agli adolescenti senza filtri esaltando tale sostanza. Quindi le famiglie devono accrescere l'attenzione - ha concluso Mantovano - È una allerta per tutti noi, è una responsabilità di tutti, così come tutti sono stati coinvolti dal Covid così questo fenomeno è alla attenzione di tutti».

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