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Valdagno

"Una nuova stagione", Borgo si candida a sindaco: «Sicurezza, giovani e lavoro»

La lista civica, che ora nascerà dall'omonima associazione, ha il suo candidato sindaco. Le elezioni comunali si terranno l'8 e il 9 giugno
Il candidato sindaco Luigi Borgo sostenuto dalla civica "Una nuova stagione"
Il candidato sindaco Luigi Borgo sostenuto dalla civica "Una nuova stagione"
Il candidato sindaco Luigi Borgo sostenuto dalla civica "Una nuova stagione"
Il candidato sindaco Luigi Borgo sostenuto dalla civica "Una nuova stagione"

Nessun colpo di scena, alle primarie di "Una nuova stagione". La lista civica, che ora nascerà dall'omonima associazione, ha il suo candidato sindaco (le elezioni comunali si terranno l'8 e il 9 giugno 2024): l'unico iscritto a essersi proposto. C'è stato il voto unanime dei 30 partecipanti all'assemblea, sui 70 sostenitori, per Luigi Borgo, 58 anni, imprenditore nell'editoria, laureato in lettere e presidente del collegio nazionale dei maestri di sci.

Quando ha deciso che era arrivato il momento di impegnarsi in prima linea per Valdagno?

Coltivavo l'idea da anni e mi sono sempre interessato alla politica della città. A settembre scorso ho letto il Manifesto dell'associazione e con alcuni amici, Silvestro Cracco e Mariano Randon, è nata l'idea di propormi. Ho mangiato pane e politica fin da bambino avendo avuto maestri di vita che si sono sempre impegnati e zii come Sergio Perin, già sindaco di Valdagno, e Franco Meneguzzo.

Il suo progetto per la città?

Credo che la città di Valdagno sia chiamata ad una nuova stagione che può concretizzarsi nel passaggio da città industriale ad industriosa dove, oltre a lavorare per il mondo, ci si mette in relazione con il mondo.

"Una nuova stagione" è nata come associazione in vista delle elezioni amministrative di giugno e ora diventa una lista che si professa civica. Ci saranno abboccamenti in vista delle elezioni?

L'idea era di fare le primarie e di avere una candidatura dal basso. Questo sarebbe stato il momento giusto per iniziare le alleanze, se avessero aderito all'idea.

E invece?

Si è cercato di comporre una squadra apartitica, di buona volontà e di spessore. Rimaniamo comunque aperti a chiunque voglia lavorare per il bene di Valdagno.

Apartitici, ma più vicini al centrodestra o al centrosinistra?

La mia idealità è di rimanere super partes e disponibile ad accogliere anime diverse, come lo sono quelle già presenti nell'associazione. Abbiamo sottoscritto un Manifesto con una visione concreta del futuro e il nostro impegno è di confrontarci sui contenuti.

A Valdagno si mormora una sua vicinanza a Fratelli d'Italia...

Smentisco qualsiasi affiliazione di partito e, anzi, con la mia posizione civica a volte vengo accostato a destra ed altre a sinistra. Mi piace pensare che queste voci rappresentino una conferma della mia inclusività.

C'è qualcosa che ha fatto l'amministrazione comunale uscente che avrebbe inserito nel suo programma?

Ritengo che Valdagno rappresenti un'eccellenza nel sociale e, quindi, riconosco l'impegno e il risultato ottenuti in questo settore.

E qualcosa che non avrebbe nemmeno ipotizzato di realizzare?

Tutte le attività sono state di per sé buone, ma è mancata a mio avviso una visione organica. In particolare non si è percepito un grande progetto che potesse fare la storia della città. Ci si è limitati a una prospettiva a breve termine.

Se diventasse sindaco quale sarebbe una priorità da affrontare?

Le priorità sono molteplici: il rilancio economico, la riqualificazione del centro storico, la sicurezza, creare opportunità per i giovani anche attraverso lo sport, la scuola e le arti.

Ha già in mente qualche nome che vorrebbe l'affiancasse in un ipotetico mandato?

Ho già tutti e cinque i nomi degli assessori. Questo è stato il mio punto di partenza e ciò che mi ha convinto a proporre la mia candidatura.

E chi sono?

Sono persone di spessore, figure competenti e molto legate al territorio. Emergeranno nel corso della campagna elettorale.

In sintesi, come vede oggi Valdagno?

Una città che ha bisogno di nuovi stimoli e nuova energia che il nostro gruppo è determinato ad esprimere.

Veronica Molinari

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