Non solo raid contro il presepe, come successo a Recoaro. Il giorno di Santo Stefano, in via Gramsci a Dueville, qualcuno, probabilmente un gruppo di ragazzi, ha fatto saltare in aria un pupazzo di Babbo Natale con dei petardi, decapitandolo.
È rimasta con l'amaro in bocca la proprietaria Cesarina Pianezzola, 80 anni, che quel Santa Claus lo aveva comprato oltre due decenni fa e al quale era particolarmente affezionata. «Sono oltre 20 anni che espongo in giardino per le festività natalizie quel Babbo Natale che adesso è andato distrutto - racconta con un pizzico di tristezza la pensionata -. Martedì scorso, erano quasi le 18, mi trovavo in casa quando ho sentito dall'esterno due forti botti, ma subito non mi sono preoccupata di uscire a vedere cosa stava accadendo. Poco dopo, mio marito, rientrando, ha trovato il nostro Babbo Natale distrutto, con le gambe in giardino e la testa, invece, appesa fuori nel cancello. Allora sono andata a vedere anch'io e mi sono pure accorta che la panchina dove era stato posizionato Santa Claus, vicino alla casetta degli attrezzi, era spostata. E in strada, davanti a casa mia, c'erano tre ragazzi che avranno avuto 15-16 anni che ridevano. Immagino siano stati loro a decapitarlo, probabilmente facendo scoppiare due petardi. Sono rimasta molto dispiaciuta per quel gesto perché ero affezionata al mio Babbo Natale, tanto che lo conservavo con molta cura».
«Vanno condannati questi comportamenti. Parliamo di ragazzi che hanno dimostrato di non aver rispetto di nulla e nessuno e di essere privi di educazione. Il tutto per puro divertimento, senza considerare minimamente che, dietro a quel Santa Claus, c'è una persona» prosegue Cesarina Pianezzola. Non è escluso che l'anziana possa sporgere denuncia alle forze dell'ordine contro il gesto.
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