<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Velo d'Astico

Trovata un'unghia
Si riapre il caso
delle mogli sparite

.
Il pm Blattner con gli investigatori sul luogo dove sono stati effettuati gli scavi. STUDIO STELLA
Il pm Blattner con gli investigatori sul luogo dove sono stati effettuati gli scavi. STUDIO STELLA
Il pm Blattner con gli investigatori sul luogo dove sono stati effettuati gli scavi. STUDIO STELLA
Il pm Blattner con gli investigatori sul luogo dove sono stati effettuati gli scavi. STUDIO STELLA

VELO D'ASTICO. Nello scolo fra gli allevamenti di maiali c'era un'unghia. Un'unghia con ogni probabilità umana, di un alluce. L'hanno trovata gli esperti del Labanof, il laboratorio di Milano che da mesi sta setacciando l'area di Velo d'Astico di proprietà della famiglia Sperotto dove un tempo sorgeva un allevamento di maiali. 

 

La scoperta risale ai giorni scorsi, durante l'attività di campionatura nel terreno avviata dopo che Bortolo Miotti, il costruttore edile di Lugo interessato all'acquisto del campo, aveva segnalato ai carabinieri la presenza di ossa. Una segnalazione che avrebbe potuto riaprire il caso legato alla misteriosa scomparsa delle due mogli di Valerio Sperotto (il proprietario dell'allevamento morto nel 2011 all'età di 64 anni), Elena Zecchinato, detta Ivette, che ha fatto perdere le sue tracce nel gennaio 1988, e Virginia Mihai, di cui non si sono avute più notizie a partire dal 1999.

 

Ora è spuntata quell'unghia, e sono in corso verifiche su altri reperti: a chi appartiene? Come è finita lì? Il sospetto resta quello che i maiali abbiano fatto sparire tutto, tranne denti e unghie. È questa la svolta del giallo di Velo?

D.N.

Suggerimenti