ROSÀ. Il tempo trascorre inesorabile, dettando il passo della vita, ma non è in grado di affievolire la speranza di ritrovare una persona scomparsa. Era il 6 agosto del 2015 quando dalla Val di Gares non è più rientrato da un’escursione Luciano Bizzotto, 55 anni, operaio metalmeccanico di Rosà. La moglie Milva Griggion, nonostante la tragedia, non si è mai arresa nel ritrovare il corpo del marito per poter darne degna sepoltura. Con amici e conoscenti, affronta ancora oggi ore di strada e sentieri per tornare sul posto dell’ultimo bacio, sotto la seconda cascata dopo malga Comelle che li ha separati per sempre. E la cascata, con la sua forza ed energia che porta la vita, è il luogo simbolo scelto dalla moglie e dalle tre figlie come luogo per commemorarlo.
A due anni di distanza, 134 persone tra parenti, amici e colleghi di lavoro della Fratelli Comunello spa si son recati sul posto per un momento di ricordo.