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Il reportage

Tezze sul Brenta e i tetti devastati dal maltempo: case e aziende ancora invase dalla pioggia

Viaggio in uno dei Comuni più colpiti dal maltempo a una settimana dalla violenta grandinata che ha causato danni ingentissimi. Il paese si è rimboccato le maniche e sta provando a rialzarsi.
La situazione al mobilificio Er.Ma.Da. di Tezze sul Brenta a una settimana dalla grandinata
La situazione al mobilificio Er.Ma.Da. di Tezze sul Brenta a una settimana dalla grandinata
Tezze sul Brenta, maltempo (Foto RANCAN)

Tanta collaborazione tra i cittadini. Questo è quello che emerge ad una settimana dalla grandinata che ha colpito il comune di Tezze, nello specifico le frazioni di Stroppari, Campagnari e Belvedere. Oltre ad un passa parola umano, proprio questa mattina sono giunte in aiuto due squadre mandate dal dipartimento della Protezione civile della Regione, per evadere le richieste e mettere in sicurezza edifici non ancora coperti.

«I volontari provengono dal gruppo di soccorso alpino di Schio, Verona, Asiago, Arsiero e Recoaro, assieme ad altri del gruppo alpini Ana di Treviso, per un totale di 12 persone - spiega il sindaco Luigi Pellanda -. Le squadre sono supportate dalla Protezione civile di Tezze. Il coordinamento degli interventi è seguito direttamente dal centro operativo comunale, assieme al responsabile della manutenzione dei lavori pubblici. So che qualcuno ha dovuto pazientare più degli altri, ma l’emergenza è stata grande e vi assicuro che abbiamo fatto oltre il possibile».

Tutti al lavoro

Nel frattempo il paese si è rimboccato le maniche e, con coraggio e senza perdersi d’animo, la macchina operativa degli aiuti è partita. E già all’indomani della grandinata, i residenti hanno pulito le loro strade e poi il Comune è passato a raccogliere le ramaglie. Tanti sono stati i sacchi che la protezione civile comunale ha portato alle famiglie colpite dalla grandinata, per tenere i teli che coprono i tetti.

I danni

«La sera della grandinata avevamo organizzato una manifestazione e tutto il piazzale era pieno d’auto, un centinaio circa. Tutte distrutte - interviene il presidente del Centro Nuoto Tezze, Antonio Fiscon -. I danni si aggirano tra i 120 e 150 mila euro, ai quali si aggiungeranno il disagio per il fermo impianti quando saranno fatte le sostituzioni. Coperture, lucernari completamenti rotti e ancora l’acqua che sta entrando nelle vasche della piscina. Abbiamo cercato di sistemare, tamponando i lucernari, per poter continuare con l’attività, grazie anche al Comune che ci ha messo a disposizione i rotoli di nylon. Adesso c’è da capire come e quando si riparerà tutto, con la valutazione finale dei danni. La struttura, così, non può reggere per una prossima stagione. Siamo comunque in contatto con l’Amministrazione che è la proprietaria dello stabile».

«Dopo una settimana, la Protezione civile, l’Amministrazione con gli operai e i cittadini sono riusciti a mettere in sicurezza, almeno temporaneamente, la maggior parte dei tetti delle case - aggiunge l’assessore alle politiche del lavoro ecologia, ambiente e personale, Elisa Marchiorello -. Per quanto riguarda il nostro negozio di abbigliamento, stiamo facendo alcuni preventivi, ma i danni subiti sono ingenti e l’assicurazione non coprirà tutto. Comunque abbiamo valutato un danno di circa 200mila euro. Dopo l’emergenza Covid, il caro bollette, quest’ultima calamità violenta ha messo in ginocchio gran parte della nostra comunità. Soprattutto il settore commerciale e industriale».

Le aziende

C’è ancora bisogno dell’ombrello da Birra Ingross, a Belvedere. E lo conferma Fabrizio Toso, assessore al commercio, attività produttive, quartieri e associazioni, di cui è titolare in società con altri. «Il deposito è distrutto, ma l’interno si è salvato e ora iniziamo a metterlo in sicurezza - racconta -. Piove e l’acqua continua a scendere, danneggiando ciò che è rimasto nel tetto che, col peso, cade giù. La cosa più urgente e chiudere la copertura, per il quale stimiamo una spesa di più di 50 mila euro e stiamo valutando il resto dei danni».

E piove ancora anche all’interno della ditta “Er.ma.da F.lli Marchetti snc, produzione mobili”, in via Campagnari. Ma in quest’azienda, la produzione è ferma. «Asciughiamo, portiamo fuori l’acqua e poi piove ancora - si rammarica il socio, Marco Marchetti -. I lavori sono fermi, i mobili da rifare e tanti da controllare, per vedere se qualcosa si è salvato. Oltre ai danni materiali c’è anche il disagio verso i nostri clienti che stavano attendendo le consegne. E noi, intanto, abbiamo portato tre container di merce in discarica. Avevo interpellato varie ditte che, loro malgrado, non sono riusciti a soddisfare le richieste ma le stesse, avevano comunque messo a disposizione qualche loro dipendente affinché uscisse per ripararci i danni. Ora spero che nel giro di 15 giorni si risolva. Chiaramente va tolta tutta la copertura e rifatta. Stiamo ancora facendo la stima dei danni».

Solidarietà tra cittadini

Nel frattempo, c’è chi ha potuto arrangiarsi o chi, grazie ad amici, parenti o il semplice passa parola, ha trovato un aiuto. Come è successo a Roberto Marchetti, residente in via IV Novembre. «Ho trovato sollievo dall’intervento dei miei cugini perché avevo chiesto l’uscita dei vigili del fuoco, ma non trovando risposta positiva, mi sono arrangiato», racconta visibilmente scosso e ancora dolorante per un chicco di grandine che lo ho calpito sulla testa. «E così facciamo tutti - ha aggiunto la sua vicina, Maria Rosa Bottazzo -. Ci arrangiamo con gli amici, ma è rischioso salire sui tetti. Siamo in tanti in questa situazione. C’è chi ha la fortuna di avere i nylon a copertura, ma a qualcuno entra ancora acqua».

Certo il tempo non sta aiutando e, quando la popolazione cerca di rialzarsi o quanto meno asciugarsi, poi ricomincia a piovere. Durante la mattinata le squadre in aiuto passano lungo le vie, seguendo una lista rilasciata dai vigili del fuoco e controllando diverse abitazioni. «Siamo stati assistiti subito dai pompieri - aggiunge Marlene Ceccato della Magazzini Frigoriferi Import Export di Ceccato Luigi Sandri Faustino e C. S.n.c -. Tra i tanti danni subiti, sono stati danneggiati circa 200 chili di pannelli fotovoltaici che quasi prendevano fuoco. Una signora anziana che abita qui vicino, si è ritrovata l’acqua dentro casa e così, per alcuni giorni, è stata ospitata dai familiari».

Il Comune in contatto con la Regione

Nella tarda mattinata di oggi si è svolto un incontro, in video conferenza, con la Protezione civile regionale, durante il quale sono state affrontate le tematiche inerenti le emergenze atmosferiche. «La Regione raccoglierà entro il 3 agosto le relazioni dei sindaci con stima sommaria dei danni al patrimonio pubblico e di massima al patrimonio privato e quantificazione dei danni relativi ai beni mobili registrati - conclude il sindaco -. Successivamente, la Regione invierà tutte queste informazioni a Roma per ottenere lo stato di crisi e, se decidesse di dichiarare lo stato di crisi verrà fatta un’ordinanza con lo stanziamento dei fondi e la nomina di un commissario straordinario che, una volta ricevuti i contributi da Roma, autorizzerà i Comuni ad avviare le rendicontazioni ai cittadini e alle imprese. Il Comune di Tezze sta già facendo la stima sommaria dei danni ma, per la stima di ogni singolo edificio, dobbiamo attendere l’esito della procedura sopra citata. Per i danni all’agricoltura, bisogna rivolgersi ad Avepa».

Elena Rancan

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