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Bassano

Il coraggio di Marta: «Un giorno tornerò a Barcellona»

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Una bella immagine di Marta Scomazzon con il fidanzato Luca Russo
Una bella immagine di Marta Scomazzon con il fidanzato Luca Russo
Una bella immagine di Marta Scomazzon con il fidanzato Luca Russo
Una bella immagine di Marta Scomazzon con il fidanzato Luca Russo

BASSANO. «Non vedevo l'ora di fare un viaggio così bello». A Marta brillano gli occhi: venerdì partirà con altri ventiquattro ragazzi del coro Giovani Voci Bassano per una tournée di 14 giorni tra Russia e Finlandia e l'attesa è tanta. Non è la prima ma è una delle più impegnative trasferte internazionali organizzate negli ultimi trent'anni dall’ormai notissima formazione corale della direttrice Cinzia Zanon e l'emozione è palpabile fra i giovani protagonisti di quest'avventura. 

 

Tra di loro, nelle file delle “veterane” del coro, c'è anche Marta Scomazzon, la studentessa che due anni fa, il 17 agosto 2017, rimase coinvolta nel terribile attentato terroristico sulla Rambla, a Barcellona. Una strage in cui lei riportò diverse ferite e il suo fidanzato, Luca Russo – anch'egli di Bassano – purtroppo perse la vita. Un'esperienza tremenda e dolorosa, che l'ha segnata duramente ma da cui la giovane non sembra intenzionata a lasciarsi sopraffare, anche se dopo quel giorno – come racconta lei stessa – quando prepara la valigia, si trova a sempre fare i conti con il pensiero di cosa potrà accadere e di come potrà affrontare qualsiasi situazione “imprevista”. 

 

«Quanto parto per un viaggio – confida – ci penso e penso che devo essere pronta a qualunque cosa. Però credo che continuerò ad andare all'estero in futuro, magari anche per lavoro». Marta, inoltre, non esclude di poter in futuro mettere di nuovo piede a Barcellona: «Non adesso – chiarisce – ma un giorno penso di tornarci». 

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