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BASSANO

Canali Rai, il caso approda in Senato. Bizzotto: «Stop al canone»

La parlamentare della Lega presenta un’interrogazione e chiede la sospensione del pagamento fino a problema risolto
Antenne televisive a Bassano
Antenne televisive a Bassano
Antenne televisive a Bassano
Antenne televisive a Bassano

Il caso del segnale Rai assente nel Bassanese e nella fascia pedemontana approda in Senato. Porta la firma di Mara Bizzotto, senatrice della Lega, un’interrogazione presentata a Roma sul disservizio della televisione di Stato che si protrae ormai da mesi nel Vicentino.

L'interrogazione in Senato

«Per mettere fine a questa vera e propria ingiustizia, ho presentato un'interrogazione urgente alla commissione di vigilanza Rai e al ministro delle Imprese Adolfo Urso, ai quali chiedo un intervento rapido per risolvere questi problemi che stanno investendo non soltanto il Bassanese ma anche altre zone del Veneto, come la Pedemontana in provincia di Treviso e la zona costiera in provincia di Venezia», dichiara la parlamentare, che è anche la prima firmataria del disegno di legge per la riforma e l’abolizione del canone Rai.

«Considerati i numerosi disagi subiti - afferma ancora Bizzotto -, è doveroso sospendere il pagamento del canone fino a quando non sarà garantita la ricezione del segnale e rimborsare tutti i cittadini che hanno pagato il canone per un servizio che non è mai stato erogato». Una presa di posizione forte che dà quindi voce agli utenti che in queste settimane stanno riempiendo i social con lamentele e continue denunce di blackout. 

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La questione appare di difficile soluzione a breve

E a rischiare non sono soltanto gli spettatori dell’imminente festival di Sanremo, ma anche gli appassionati di sport. Stando alle informazioni che Rai Way avrebbe fornito al sindaco di Romano d’Ezzelino Simone Bontorin, addirittura le Olimpiadi in programma a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto potrebbero risentirne, perché non è detto che i problemi, che dipenderebbero anche da questioni meteorologiche, possano essere risolti per tempo.

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Una mozione in Regione

Intanto anche Nicola Finco, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, ha preso posizione attribuendo il problema allo switch off televisivo degli anni scorsi, che si è trascinato ripercussioni mai superate del tutto. L’esponente della Lega ha depositato in Consiglio una mozione che, se approvata, consentirà alla giunta regionale «di avere un ulteriore strumento politico per istituire un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli attori istituzionali, la Fsma, ossia i fornitori di servizi media audiovisivi del Veneto, e Rai Way, ovvero l'operatore economico delegato all'esecuzione del passaggio al digitale». Qualcosa si muove sotto la pressione della politica, dunque. Resta però da capire come e quando la Rai riuscirà a porre rimedio.

Federica Augusta Rossi

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