VICENZA. La villetta da 600 metri cubi realizzata in strada di Ospedaletto, al centro di un braccio di ferro giudiziario, è definitivamente abusiva. E adesso dovrà essere abbattuta dai proprietari o dal Comune, che poi dovrà eventualmente rivalersi per le spese sui primi. A stabilirlo con un verdetto che non lascia margini di manovra e che fa rumore, è la sesta sezione del Consiglio di Stato. Ha respinto l’appello dei coniugi Nicola Naclerio e Tiziana Brogliato contro il verdetto del Tar di Venezia dell’aprile 2015, e dà ragione su tutta la linea ai coniugi Beniamino Raschietti e Marika Caterina Rigon. Quest’ultimi, vicini di casa danneggiati dalla costruzione dell’edificio dei Naclerio, ancora nel 2013 si erano rivolti all’avvocato Dario Meneguzzo affinché fosse messo in chiaro che il Comune di Vicenza aveva sbagliato nell’autorizzare in forza del Piano Casa la nuova costruzione in una zona vincolata “RSA4” per la presenza di Cà Latina. Di più, come scrisse il Tar, in un’area coperta da un vincolo «a inedificabilità assoluta».