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Vicenza

Video “cattura”
i ladruncoli
all’ospedale

I quattro presunti membri della banda che ha colpito in ospedale
I quattro presunti membri della banda che ha colpito in ospedale
I fotogrammi dell'incursione al San Bortolo

In poco più di mezz’ora sono riusciti a scassinare una dozzina di distributori automatici di snack e bevande senza essere visti da nessuno, ma non hanno fatto i conti con le telecamere di sorveglianza che li hanno ripresi in faccia. Gli agenti del posto di polizia sono al lavoro per identificare i quattro componenti della banda che, giovedì sera, ha preso di mira le macchinette installate al piano terra del San Bortolo ed è poi fuggita con l’incasso della giornata. Il sospetto dei poliziotti è di avere a che fare con un gruppo di nomadi, formato da due ragazzi e altrettante donne; forse le stesse persone che qualche settimana fa avevano commesso una serie di furti al Santorso.

IL RAID. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la banda ha messo piede nel monoblocco dell’ospedale alle 20.17. I componenti della gang sono entrati uno alla volta per cercare di non dare nell’occhio. Il primo a essere immortalato dagli occhi elettronici puntati verso l’ingresso è stato il presunto scassinatore, che si è subito diretto al distributore di bevande più vicino. Ha poi spostato una colonnina con le indicazioni dei reparti in modo da nascondersi dietro di essa e atteso che i tre complici si posizionassero attorno a lui per fare da palo: l’altro giovane è rimasto vicino all’ingresso, mentre le due adulte si sono fermate a pochi metri di distanza. Il furfante ha quindi forzato lo sportello della macchinetta utilizzando un piccolo piede di porco, ha rubato il cassetto con i contanti e lo ha nascosto sotto il giubbotto. La banda ha utilizzato lo stesso modus operandi tutte le volte senza trovare particolari ostacoli, nonostante a quell’ora i corridoi del San Bortolo fossero tutt’altro che deserti. E, dopo circa trenta minuti dal suo arrivo, se ne è andata con il malloppo.

LA SEGNALAZIONE. A scoprire l’intrusione è stato il dipendente della ditta proprietaria dei distributori automatici, che la mattina seguente si è presentato in ospedale per raccogliere l’incasso e caricare i prodotti. A quel punto, ha subito avvisato il proprio titolare, che a sua volta ha messo al corrente dell’accaduto i poliziotti. L’imprenditore non ha ancora saputo quantificare con precisione né il valore del bottino né l’ammontare dei danni. Lo farà nei prossimi giorni, quando sporgerà denuncia agli agenti.

L’INDAGINE. Non appena sono stati informati di quello che era successo, gli uomini del posto di polizia dell’ospedale hanno esaminato attentamente ore e ore di filmati fino a quando hanno trovato quello che cercavano. La qualità delle immagini è buona e ha permesso agli investigatori di ricostruire tutto il percorso fatto dai sospetti. Pare che i quattro componenti della banda non avessero mai messo piede al San Bortolo prima di giovedì scorso. Il loro “modo di lavorare” e l’orario scelto per commettere la razzia dimostra che non sono degli sprovveduti e che la serie di furti era stata pianificata a tavolino per non lasciare nulla al caso. Ora i poliziotti stanno cercando di abbinare nomi e cognomi a quei quattro volti per poter assicurare i sospetti alla giustizia.

Valentino Gonzato

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